Varie ed eventuali 9








  • Un tappeto d'oro su cui incedere il cui profumo mi inebria ed un cappello frondoso che ti protegge dall'afa, come potrò mai ricambiare tutti i regali che mi fanno i tigli a tarda primavera?


  • Pennac doveva proprio sporcare la saga di Malaussène producendo un mezzo libro per poterne vendere due? Non che non ci siano spunti degni di nota, ma come ho deciso che non avrei pagato un secondo e poi un terzo - eccetera eccetera - biglietto del cinema per vedere la seconda metà (che poi chiamarla metà è eccessivo) del Signore degli anelli e non l'ho fatto, così non comprerò il seguito di questo ritorno tanto atteso. Amare un personaggio è una cosa, farsi turlupinare dall'avidità altrui è un'altra. I finali aperti sono una cosa ben diversa da un non finale

  • Sono stanca della morte gratuita inferta a chi è curioso della vita, di gente che per eccesso di ormoni ed energie, che non ha la fantasia di incanalare in una qualsiasi cosa degna di nota, pensa di comprare col sangue il suo attimo di gloria. Non vi è sostanza, né la dignitosa rivendicazione di un diritto negato nei kamikaze di questo secolo nato con la morte in tasca, solo desiderio di comparire, dunque relegherò all'oblio i loro volti e i loro nomi, non esistono. Porterò con me il volto, il sorriso, la storia di coloro a cui i sogni sono stati negati anche se stanno diventando tanti, troppi

  • Salgo per monti, sotto un'afa implacabile, mi sento la pressione di un criceto, mi faccio coraggio osservando la danza delle farfalle al mio incedere, faccio un giro noto in senso contrario al solito e tutto appare  diverso, le luci, i colori, perfino i miei passi, come un'impressionista registro il cambio della tavolozza, mai due volte la stessa, come un attore di teatro la natura non recita mai due volte la stessa pièce, e mentre vado rinnovando ogni molecola d'acqua del mio corpo continuano a superarmi i moderni "volpisti" corrono mezzi nudi in scarpe da runner sui sentieri di montagna, braghette e canottiera, cardiofrequenzimetro al polso del tutto inconsapevoli dello splendore che li circonda, sono lì per la performance, una minuscola borraccetta e nemmeno uno straccio per coprirsi sprezzanti delle minime regole della montagna. Alla sera, io che indossavo pantaloni lunghi, sapendo cosa possono regalare le dolomiti feltrine, mi levo di dosso decine di zecche, tre hanno iniziato a banchettare. Immagino le carni martoriate del volpista nudo e mi domando quando diventerà consapevole del rischio che stava correndo per la performance

Commenti

  1. io amo i finali aperti, sono un finale aperto cara Amanda, non mi piacciono le zecche, non sono allergica ai tigli, mi piacciono le tue foto di quando sei in montagna e ... non amo i kamikaze, mi piacciono i finali aperti e non le certezze di una morte certa nemmeno contro le famose nonmiricordoquante vergini promesse da Allah. sto diventando razzista e insofferente mentre invecchio....

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    1. Ripeto i finali aperti sono una cosa, l'assenza di un finale è cosa diversa, pubblica il libro in due o tre volumi, te li compro tutti, ma non fammi aspettare un anno tra un volume e l'altro ecco!

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  2. La vita é un finale aperto.
    Il tuo salire in montagna, come il mio del resto é la metafora della vita. Quanti "corrono" nella vira senza coglierne il significato?

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    1. la vita ha un finale, poi ognuno può crederla come vuole. Per il resto concordo :)

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  3. Oh, i volpisti della montagna. Oh, quelli che fanno "podismo pseudoreligioso" sulla via di Santiago. Da prendere a schiaffi o a secchiate di acqua piovana che sorprende in montagna.

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  4. I tigli! I tigli! Qui me li potano con la mannaia, stramaledetti questi lumbard e il loro odio per gli alberi perché hanno il braccino corto e la manutenzione costa!

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    1. Qui invece solo il bitonci ha fatto scempio di alberi

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  5. anche noi tra poco saliremo in montagna quella vera però, non quella che ogni giorno siamo costretti a salire...

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    1. Un passo dietro l'altro si prova a salirle entrambe

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  6. tengo per me l'immagine dei tuoi tigli
    Ciao! Buona giornata:-)

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  7. Sono cresciuta sotto ai tigli (della villa comunale ma tant'è...) senza quel profumo l'estate non arriva. E dietro casa mia, a mille km da "quell'altra casa", c'è un viale di tigli. Si. Si. Si.

    Pennac va a spennac qualcun'altro va.

    Ma i volpisti mangiano pane e volpella la mattina a colazione?
    Le zecche sono solo la prima delle maledizioni, se c'è una giustizia divina a questo mondo. eh!

    A giugno di montagna non se ne parla.
    Speriamo a luglio...sono in attesa di una scarpinata da un anno
    (e l'anno scorso ne ho fatta UNA)

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    1. Cirincina, piglia il porco e venite sui monti insieme a noi!

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    2. Ma sai che è un'idea fantastica. Mi piace. Proviamoci, orsù.

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  8. Quest'anno, forse sarà il caldo di questi mesi, mi pare che i tigli profumino molto più del solito (quando apro la finestra dell'ufficio dove lavoro per arieggiare l'ambiente, vengo invaso da questo profumo, dei tigli belli alti che arrivano fin al secondo piano dell'edificio). Sul correre in montagna nudi, credo sia da pazzi, zecche, magari qualche serpe incazzosa ... da pazzi.

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  9. Belli i tigli ,molto apprezzati anche da Rocky ma per motivi diversi.... in quanto alle zecche il tripode è protetto dal suo bell'antipulci e i volpisti gli stanno antipatici quasi quanto i volpini....

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  10. Un bel caleidoscopio di parole e idee su cui fai vagare la nostra mente.

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