Meraviglioso
"In ogni luogo ove proviamo qualcosa,
sia pure incosciamente,
ci sentiamo vivi"
E. Bowen
Ci sono giornate in cui ti sembra che tutto sia come dovrebbe essere, no di più.
Ci sono giornate che sembrano un regalo anzi il regalo che avevi sempre aspettato.
La luce è lì per esaltare i colori, il freddo è pungente ma serve a mantenere la neve ed evitare lo sci nautico.
Certo parti che ti senti più Carolina Kostner che Maurilio de Zolt perché la pista della grande conca attorniata da doline sembra un'ice-arena e il vento che sferza porta uno strato sottile di farinella ghiacciata a coprire i binari. Le grobbe di Millegrobbe in queste condizioni un po' ti fanno emettere i polmoni, ma non fai che guardarti attorno perché quello che vedi ha del miracoloso.
Il cielo è turchino e le montagne lontane appaiono come pandori carichi di zucchero a velo.
I chilometri si snocciolano velocemente ad ogni cambio di prospettiva, lasciata la conca, sul viso si accende un sorriso ebete di stupore e canti, canti.
Perfino la salita fila veloce e regolare. Dopo il lungo falsopiano una sosta al rifugio
E poi via di nuovo per il ritorno. La neve nei tratti al sole si è fatta pesante, ma resta veloce all'ombra e bisogna fare attenzione ai cambi repentini di marcia
Non resta che sopportare il salitone finale ghiacciato e i perigliosi su e giù di rientro alla conca di Millegrobbe prima di concedersi la degna conclusione
Distrutti e felici torniamo a casa
sia pure incosciamente,
ci sentiamo vivi"
E. Bowen
Ci sono giornate in cui ti sembra che tutto sia come dovrebbe essere, no di più.
Ci sono giornate che sembrano un regalo anzi il regalo che avevi sempre aspettato.
La luce è lì per esaltare i colori, il freddo è pungente ma serve a mantenere la neve ed evitare lo sci nautico.
Certo parti che ti senti più Carolina Kostner che Maurilio de Zolt perché la pista della grande conca attorniata da doline sembra un'ice-arena e il vento che sferza porta uno strato sottile di farinella ghiacciata a coprire i binari. Le grobbe di Millegrobbe in queste condizioni un po' ti fanno emettere i polmoni, ma non fai che guardarti attorno perché quello che vedi ha del miracoloso.
Il cielo è turchino e le montagne lontane appaiono come pandori carichi di zucchero a velo.
I chilometri si snocciolano velocemente ad ogni cambio di prospettiva, lasciata la conca, sul viso si accende un sorriso ebete di stupore e canti, canti.
Perfino la salita fila veloce e regolare. Dopo il lungo falsopiano una sosta al rifugio
E poi via di nuovo per il ritorno. La neve nei tratti al sole si è fatta pesante, ma resta veloce all'ombra e bisogna fare attenzione ai cambi repentini di marcia
Non resta che sopportare il salitone finale ghiacciato e i perigliosi su e giù di rientro alla conca di Millegrobbe prima di concedersi la degna conclusione
Distrutti e felici torniamo a casa
Ci sono giornate che sembrano un regalo, è vero ... grazie di averlo condiviso con noi.
RispondiElimina😊
Eliminabella la mia dottora sorridente e felice!
RispondiEliminaFantastico! Complimenti.
RispondiEliminaChe bello che bello! Ti ho vista, sono contenta!
RispondiEliminaSono come la madonna di fatima: un'apparizione 😂😂
EliminaBuona Pasqua, apparizione!
EliminaSilvietta😘😘
EliminaNon immaginavo la tua faccia così.
RispondiEliminaA me l'autodistruzione fisica e lo sfinimento mi rendono pago,
sono contento quando arrivo col fiatone
ma non c'è bisogno che faccia grandi cose come il tuo percorso con gli sci,
mi basta salire di corsa due rampe di scale.
Sentiamo, come dovevo essere? 😬
EliminaNon me l'immaginavo e basta, non ho pensato come potevi essere, anche di altre persone che incontro sul web non mi faccio una idea del loro aspetto forse perché mi interessa leggere quel che scrivono e non ho l'intento di incontrarle. Comunque credevo fossi più grande invece sei proprio 'na fiola (una figlia).
EliminaPoi smetto
EliminaSono andato a vedere "L'estate di Tiffany" e m'è venuta la curiosità di sapere che cosa sia successo ma ho idea che non lo saprò mai, ma almeno sapere perchè lì ci sia scritto che il lavoro è "arti" mentre mi pareva che te fossi pediatra si può sapere? Buona giornata.
Dove ho scritto che il lavoro è "arti"?🤔
EliminaNon riuscirò mai a capire pienamente, visto che non scio, ma quanta gioia trasmettono le tue parole e la tua faccia quello sì lo capisco bene! E me lo godo anche :)
RispondiEliminap.s. Il tuo musetto e il tuo sorriso mi ricordano troppo la mia zia di Venezia, vi fanno con lo stampino da quelle parti?
Stampo veneto... dici?😂😂
EliminaGiornate piene che ci riempiono la vita.
RispondiEliminaChe bei colori pieni di sorriso, Amanda! E' ben essere:)
RispondiEliminaBen essere, appunto cara Zena
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