Utopia



Andrea Oberosler 



L'abito rosso era scaramantico, poi in un eccesso di zelo, passando davanti alla vetrina, aveva visto quel tacco 12 della stessa sfumatura scarlatta e aveva giustificato la somma versata per quel capriccio di una sola sera, dicendosi che era il suo modo di far girare di nuovo l'economia. Si era preparata di tutto punto, aveva domato i capelli con il phon e si era truccata, gesti per lei inconsueti. Si era preparata una cena sfiziosa, aveva aperto una bottiglia tenuta in serbo per troppo tempo inutilmente. Era uscita sul terrazzo a godersi lo spettacolo dell'ultimo plenilunio dell'anno e nel silenzio di quella notte vuota di umani e piena di domande sugli scenari futuri, sopra il mare di nuvole, squarciato dalla luce lunare stava transitando lento, solenne, un veliero. Era corsa incredula alla balaustra, eppure era lì, capovolto, quasi si trovasse dentro a una bolla di cristallo di quelle con dentro la neve, in attesa di essere rigirata, o forse era lei quella sospesa in una bolla. Un attimo: qualcuno, qualcosa, avrebbe rovesciato quel suo universo magico; le nuvole avrebbero offuscato la luce lunare , il veliero sarebbe scomparso, lei sarebbe ritornata ad essere una donna sola, in una casa vuota di una città troppo silenziosa.

Forse. 

Spiccare il volo.

Poi però pensò che sapeva inventare sogni magici, che era stata una bella serata piena di malia. Rovesciò lei stessa la bolla, rientrò in casa, mise un vinile sul piatto dello stereo si mise a danzare e rise. 

Commenti

  1. Chissà forse le palle con la neve si possono anche infrangere da dentro per provare a raggiungere il veliero. (Ma come è spesso quel cristallo)
    Buon Anno Amanda

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    1. Magari si è accorta che in fondo non stava male dove stava. Buon anno Vera

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  2. Siamo tutti in una bolla e fuori scorgiamo magici velieri che navigano al rovescio?
    Spesso mi sono pensato parte di un microcosmo trasparente sulla tavola di un dio, con i suoi ospiti invitati a sbirciare dentro... ora metto un disco anche io...

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  3. I sogni sono essenziali se accompagnati dalla consapevolezza che è meraviglioso avere dentro di sè la capacità di farli.
    E' sempre la consapevolezza che vince, anche quella di avere dentro di sè tanti bei sogni.
    Solo sognando qualcosa, questo qualcosa poi si potrà realizzare, il problema vero è quando uno non sogna nulla.
    Noi siamo anche ciò che sognamo.

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    1. Non ne ricordo mai uno, spero siano belli seppure nascosti

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  4. Manch'io mi ricordo i sogni, anzi ricordo solo quelli di quando mi rapiscono la Bianca, mi sveglio sfiatato!
    Comunque la ragazza che vede un veliero scuffiato (ribaltatao) non lo sta sognando, secondo me lo vede per davvero e anche i giradischi che balla, e poi se non ballasse lui che c'ha la musica dentro che avrebbe da ballare? Spero che stai (lo so che si dice stia ma a me mi piace scrivere da buzzurro) bene e quel cristiano che torturi trascinandolo in montagna che porino c'ha i calli e i geloni ti dia ( desse?, No dasse, das-se, "perché, fa tutto da solo?" "toh, meno male così ti riposi")una mano.
    Scusi signora, è l'ora della pennica, torno più tardi
    "Meglio di no"

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    1. Il cristiano fa la sua parte, sto bene, solo stanca

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  5. Certe volte ci si perde nei sogni. Ed è un bel perdersi.

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