La volpe e l'Inverno

 

Kala_illustrations 

Dov'è andato? Che n'è stato?

Si chiedeva sconsolata 

una piccola volpina

rossa, vispa e assai carina

passeggiando per il bosco

in un giorno un poco fosco

che seguiva assolate,

calde o tiepide giornate,

di un dicembre inconsistente.

Non ho voglia di far niente,

dovrei stare appisolata

nella tana riscaldata,

preparata dalla mamma

ma fa caldo, questo è il dramma.

Così lei mi ha cacciata

a godermi la giornata,

mentre io vorrei stare

dentro a farmi coccolare.

Si è perduto il grande vecchio?

È caduto dentro a un secchio?

Presto andiamolo a cercare

che così non si può stare!

L'han nascosto sai gli umani

che son tipi alquanto strani, 

giocano a farsi la guerra

e non guardano alla Terra, 

una, sola e tanto bella, 

che si sciupa poverella, 

sempre a causa dei bagordi

di quei tipi troppo ingordi. 

Ma rallentino un pochino! 

Tornerebbe anche il Vecchino

e con lui tutta la neve

scenderebbe lieve, lieve

ricoprendo ogni cosa, 

ma che cosa strepitosa! 

Un candore accecante, 

un silenzio ammaliante. 

Tornerebbero i bambini

su e giù con gli slittini. 

E avremmo ogni estate

acqua fresca sai a palate. 

Era saggia la volpina, 

pur essendo piccolina

e fu proprio in quel momento

che iniziò un forte vento. 

Poi il vento si quietò

e la neve cominciò 

a cadere lenta, lenta

e poi sempre più violenta. 

"Presto corri nella tana!" 

Consigliò una voce strana

un invito sai fraterno

che veniva da Sir Inverno. 

"Non sai quanto ti ho cercato" 

E correva a perdifiato

per raggiungere la mamma. 

la sua coda era una fiamma. 

"Bene allora sii contenta, 

ti ho portato una tormenta"