Le sorelle Thompson

 

Kalaillustration 





Da molti le sorelle Thompson erano, in tono sarcastico, definite "Le madri pellegrine", per altri erano le "anziane gemelle" anche se in realtà undici mesi esatti separavano la nascita di Meredith da quella di Althea; di fatto quei mesi non contavano perché l'anno di nascita era lo stesso e, tranne nei primissimi mesi in fasce, trascorsi su questa terra, erano sempre state così simili da essere, per molti di qua e di là dell'oceano, indistinguibili. La madre oculatamente comprava scampoli di stoffa con cui confezionava per le bimbe abiti identici, mussole e cotonine dalle tinte sobrie e dalle fantasie minute. Le pettinava con trecce che poi appuntava loro sul capo in seri chignon da cui mai sfuggiva un capello neppure da piccolissime quando, seppur con molta educazione, giocavano come si conviene ad ogni bambino, perfino alle figlie del Pastore, in ogni epoca. Erano giunte da piccole nel Maine negli anni 30 dell'800 al seguito del padre che aveva affrontato il lungo viaggio per evangelizzare un Continente, non più così "nuovo" ma ancora giovane da dover essere educato con rigore alle leggi del Signore. Poi la famiglia si era trasferita nello Iowa dove il padre era stato folgorato dalle parole di Joseph Smith e si era unito alla Chiesa dei Santi dell'Ultimo Giorno e con quella iniziarono la lunga marcia verso ovest. Meredith e Althea divennero adulte durante il viaggio. Morigerate e composte non faceva loro difetto una certa determinatezza dello sguardo. Il loro fervore emergeva dalle voci cristalline ma potenti con cui intonavano gli inni alla funzione domenicale. Giunte tra le valli delle Montagne Rocciose, seguendo la dottrina dei mormoni di allora, andarono in moglie allo stesso uomo, Martin Moore, un predicatore come il loro stesso padre. Né la famiglia delle spose, né le ragazze, né Moore trovarono poco conveniente quel tipo di legame, di fatto un incesto. D'altra parte pensò Moore: "Come scegliere tra le due?" Simili per aspetto, inseparabili nella vita di tutti i giorni, avevano entrambe mostrato, durante il lungo viaggio, la tempra che forgiava le poche donne presenti nelle carovane. Serie e tra le rare in grado di leggere, scrivere e fare di conto, avevano una conoscenza della Bibbia e del Vangelo tali che spesso Meredith, più abile a domare le parole per fare esaltare la dottrina, finiva per scrivere per lui quel sermone di cui Althea, con maggior capacità di sintesi, aveva stilato i punti salienti. Dopo la stesura obbligavano il consorte a recitarlo davanti a loro finché non risultava convincente e anche travolgente, per alcuni fedeli, specie molte donne, addirittura seducente al punto da pendere dalle sue labbra. La cosa alle gemelle Thompson non procurava alcun fastidio, poiché la potenza del suo verbo era una loro creatura e senza il loro sapiente lavoro di preparazione e cesellatura, Martin Moore non era nulla. Lui ne era perfettamente conscio come del fatto che da quelle due donne legnose e spigolose all'apparenza era completamente irretito. Tanto fredde e misurate erano in comunità, tanto calde e, sia consentito, eclettiche dietro la porta di quella camera in cui non si alternavano ma che condividevano con uguale diritto. Come e dove avessero imparato a somministrare e a godere di quella, a tratti si potrebbe dire, goliardica intimità, non era dato sapere. Quello che non sapevano imparavano in fretta sperimentando volentieri. Nulla sfuggiva al di fuori delle mura domestiche dei rapporti che vigevano nelle loro stanze. La discrezione dei tre era l'arma perfetta delle loro intesa. Quando la poligamia fu bandita nelle comunità mormoniche, di fatto il problema non riguardava più le Thompson perché da diversi anni indossavano il nero del lutto, avevano cambiato insediamento e giravano con i soliti modi composti e severi di sempre. Cuffie nere su candidi capelli ornavano le loro teste, e venivano fermate sotto il mento da grossi fiocchi di raso opaco, accollate camicette di candido piquet spuntavano da sobrie scollature di abiti di pesante velluto nero di inverno e di taffetà nella buona stagione, rigorosamente identici. Erano, almeno per quanto era dato sapere, due sorelle che a quei tempi si sarebbero definite anziane, sempre attive e ben inserite nella vita della loro piccola comunità. Nessuno seppe cosa rimase della splendida intesa a tre una volta che si ritrovarono da sole. Certo è che nella  piccola casa di legno bianco con i davanzali fioriti e la veranda con i dondoli in cui aspettare, leggendo, lo spegnersi della luce dopo il tramonto sorseggiando limonata, non vi era, al primo piano, che una stanza con un solo grande letto con una trapunta patchwork che le donne avevano cucito insieme, molti anni prima, quando d'improvviso, alla morte del marito la stanza da letto era parsa loro troppo fredda.

Commenti

  1. Vedo anche la grana della pellicola...

    RispondiElimina
  2. Quello che a Martin sfuggiva, però, è che mai avrebbe dovuto innamorarsi di una delle due,e intuire che le due legatissime sorelle mai sarebbero potute entrare in competizione, perché ciò non avrebbe rappresentato la fine di una magica sorellanza, ma solo la fine di Martin. Che Dio lo abbia in gloria. Residuava solo qualche suo capello ora, finemente intrecciato ad arte nel patchwork che le ricopriva la notte, accarezzato a dovere come prima che impazzisse di amore impossibile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma perché lo vedo solo ora il tuo commento? Poro tontolon di un Martin

      Elimina
    2. ;) .. le donne ne sanno sempre una più del diavolo.. poi in due.. ;)

      Elimina
  3. Che storia! Soggetto per un bel film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pare che l'idea film vada per la maggiore, grazie Alberto

      Elimina
  4. Fortunello Martin consumato dalle sorelle tra un sermone e l'altro.
    La religione cattolica predica l'astinenza dai piageri e promette un aldilà incerto,
    secondo me aveva ragione Giuliano (l'apostata) che voleva riportare l'impero al paganesimo che era una religione di piaceri e permissiva contro quella (il cristianesimo) che definiva una religione di morte. Poi alla fine l'hanno ammazzato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questi erano mormoni che in un primo momento furono poligami

      Elimina
    2. Questi erano mormoni che in un primo momento furono poligami
      ...poi s'instupidirono e diventarono monogami
      e per battere un chiodo gli toccò andare in trasferta.

      Elimina
    3. Sì direi che possiamo metterla così 😁

      Elimina
  5. Ho l'impressione che anche chi scrive abbia faticato a leggere la realtà dietro le mussole, cotonine, chignon...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I personaggi vivono spesso di vita propria, non sempre è facile interpretare i sentimenti

      Elimina

Posta un commento

Post più popolari