Bianca
Giuseppe D'asta |
Stava seduto al tavolino di un caffè, in una mattina di tarda primavera. Gli faceva da compagna la monotonia, sorellastra della noia e figlia illegittima dell'ozio. La noia, lusso nel quale più nessuno indulgeva, è un tappeto volante su cui la fantasia può spiccare il volo. La monotonia invece è il risultato del ripetersi di giornate tutte simili riempite di impegni a volte indispensabili, a volte dettati dall'horror vacui che di questitempi impone che non un singolo minuto possa essere "sciupato" nel silenzio e nell'immobilità. Centellinava dunque un cappuccino ormai tiepido, mentre nella testa passavano, come le merci davanti alla cassiera del supermercato, pensieri automatici: una bolletta in scadenza, la lista della spesa da recuperare prima di uscire nuovamente nel pomeriggio. Quando la vide passare alta, fiera, un portamento che nella sua testa l'uomo definì "regale", non potè fare a meno di ammirarla. Indossava apparentemente, vista da laggiù, abiti che avrebbe potuto portare una donna dipinta da Klimt, una camicia con un colletto sciallato, forse di battista o mussola di cotone, non era molto ferrato in materiali tessili. Che si trattasse del set di un film? Che fosse una di quelle che pescano nel passato anticipando tendenze che di lì a pochi mesi invaderanno il mercato ritrovandosi a milioni sulle bancarelle alla periferia di ogni città provenienti dalla Cina? Le parti di lei baciate dal sole apparivano fulgide. Si domandò come si chiamasse, avrebbe voluto chiederglielo per fare conoscenza. Un nome gli affiorò alle labbra: Bianca e fu così che continuò a nominarla tra sé. Restò a osservarla a lungo. Tutto in lei esprimeva eleganza, levità. Qualcuno sostiene che il colpo di fulmine non esista eppure lui si sentì terribilmente attratto da Bianca che al contempo gli sembrò inafferrabile al puntò che non osò avvicinarsi per rivolgerle la parola. Cercò di darle un'età ma dati i modi e gli abiti che indossava non ci riuscì, nonostante il luminoso incarnato poteva trattarsi di una persona più matura o viceversa. Si domandò che carattere potesse avere, la immaginò riservata. Forse anche mutevole, azzardò, e un sorriso gli increspò le labbra a quel pensiero, sì sicuramente mutevole. Comprese che quel tratto faceva parte del suo fascino. Non fece in tempo a formulare completamente il pensiero che si levò il vento e il volto di Bianca si rabbuiò, il cambiamento fu così repentino che l'uomo ne rimase sorpreso. Il tendalino parasole del bar iniziò a frullare come le ali di un uccelli spaventato. Il barista accorse a chiuderlo e un attimo dopo raccolse rapidamente le tovaglie e le stoviglie che gli avventori, sorpresi dall'imminente temporale fuori stagione, avevano abbandonato per rifugiarsi al coperto . Di Bianca in cielo non c'era più traccia, al suo posto incombeva un poderoso cumulonembo. L'uomo lasciò che le prime gelide gocce gli sferzassero il volto prima di arrendersi e correre a sua volta a ripararsi. Mai innamorarsi di una nuvola, specie a tarda primavera.
Mi affascina il mondo capovolto del non sense, quel "far credere" mentre si parla d'altro, quell'acrobatico sviare, quell'incanalarsi nel convenzionale per poi cappottarlo in chiavi di lettura alternative. Accade quando la noia di un tavolino da bar spicca il volo su un tappeto volante di creatività e incrocia la prima nube a zonzo nel cielo azzurro.
RispondiEliminaLa sorellastra se ne sarebbe rimasta seduta, invece, a sorseggiare cappuccini schiumati, fino all'inevitabile diarrea.
😁😁😁🤗
EliminaMi associo al commento qui sopra che condivido. Ma che bello quel dipinto che hai scelto, molto bello. Oserei dire poetico...
RispondiEliminaUn salutone
Grazie! Appena l'ho visto ho pensato che volevo "raccontarlo"
EliminaNon riesci a leggere ma raccontare... sì, ti riesce benissimo anche in questo periodo😊
RispondiEliminaWow! una pareidolia...eterea.
RispondiEliminaSe avessi saputo di scrivere una pareidolia ci avrei pensato due volte 😁
EliminaBreve storia che come sempre le tue, cattura. Questa volta, però, reclamano i diritti d'autori gli inconfondibili cieli di marzo e... questa canzone:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=RI_qOUlk-cg
Infatti su instagram era proprio questa la colonna sonora😁
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