Palla alta

Diego Santini


Il primo a passare fu un uomo anziano, la schiena un po' curva, il procedere lento, il bambino lo guardò, calcolò mentalmente le possibilità e lasciò perdere. Il secondo fu un uomo sulla cinquantina - diremo noi - , un grande - pensò il bambino - , quindi levò l'indice al cielo ma quello non lo considerò nemmeno, preso com'era nei suoi pensieri. Il terzo indossava una tuta e giunse correndo, le cuffie sulle orecchie sparavano musica a volume elevato, il ragazzino alzò nuovamente in alto il dito, il runner rallentò la corsa, ma di poco per non giocarsi la performance e gli urlò : " Che c'è bambino, ti sei perso?" Quello scosse il capo e lui poté riprendere l'allenamento con la coscienza tranquilla. Quindi fu la volta di una donna, giunse con le borse della spesa, era tonda e non giovanissima, il respiro un po' sibilante per lo sforzo; il bambino indicò ancora una volta in alto, gli occhi della donna descrissero una parabola netta dal dito del piccino a un punto allo zenit sopra di loro e finalmente lo vide: sopra a una piccola nuvola candida stava un pallone. La donna non si chiese come fosse arrivato lassù ma gli domandò :" È tuo?" Il ragazzino annuì. Lei posò quindi le borse della spesa, pose le mani sui fianchi, iniziò a valutare, poi fermò un uomo di notevole stazza:" Senta lei, mi scusi, la vede lassù quella nuvola, la osservi bene, vede c'è finito il pallone di quella creatura". L'uomo la osservò pensando si trattasse di una povera pazza, ma poi volse lo sguardo al ragazzino, due gambette secche secche, gli occhi lucidi di pianto ed imploranti, si estese al massimo sulla punta dei piedi, allungò il braccio ma ovviamente non fu in grado di recuperare la palla. Sopraggiunse in quel mentre un padre di famiglia vide il bambino col capo rivolto verso l'alto, la donna che discuteva con l'uomo indicando una nuvola in cielo e quindi rallentò il passo. La donna si rivolse a lui: " Sia gentile, aiuti questo signore, forse insieme potreste riuscire a recuperare la palla del ragazzino, lo vede com'è triste?" Il bambino aveva, bisogna ammetterlo, un talento per la recitazione, indossò la sua faccia più mesta, l'occhio più da cane bastonato che poté, così i tre iniziarono a studiare un piano di recupero. Decisero che il più grosso dei due avrebbe caricato l'altro sulle spalle. Provarono, ma nemmeno quel tentativo andò a buon fine. La donna a quel punto si congedò perché i surgelati si sarebbero rovinati a stare troppo lontano dal freezer. E intanto che i due continuavano a pianificare passò anche un giovanotto che era diretto dalla morosa, quindi capirete, aveva la premura che hanno i neo fidanzati, associata al tasso ormonale dettato dall'età, ma ad arginare l'impellenza sopraggiunse il suo maledetto senso civico: era stato lupetto, poi capo scout e ora faceva parte della protezione civile, quindi si unì agli altri due e prese la posizione intermedia della torre umana. Quando giunsi io la situazione era questa: tre uomini grandi e grossi che ondeggiavano pericolosamente a formare una torre umana, due umarel che in assenza di un cantiere nelle vicinanze impartivano direttive "più a destra, più a sinistra, più al centro, più avanti, più indietro" con la classica posa d'ordinanza: braccia dietro la schiena, polso destro a reggere il sinistro, un bimbetto mingherlino che indicava il pallone sulla nuvola, due donne la prima delle quali si tappava la bocca con una mano per l'ansia e l'altra che sembrava l'urlo di Munch al femminile ma color grigio topo per  l'apprensione e con il sonoro acceso. Poi il pallone fu recuperato e scattò l'applauso d'ordinanza 

Commenti

  1. Stupendo, magico, sembra un racconto di un giovane Woody Allen (sarà perché ho da poco finito la sua autobiografia?). Molto bravo anche il mio omonimo disegnatore. Mi piace il suo stile.

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    1. Grazie Allo, Woody è lì che mi aspetta, direi il terzo o quarto della pila. Diego Santini ha un bel profilo su Instagram

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  2. Bello bello come sempre d’altra parte

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  3. Bellissimo. Pieno di speranza e bellezza

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  4. Faccio notare che, sebbene in verticale, sempre assembramento è!
    Però, per una buona causa.

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    1. È un mondo senza virus quello in cui si recuperano i palloni dalle nuvole 😁

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