Una forma di eternità
Ma la paura era questo?
Non i minacciosi
fantasmi del pensiero e della coscienza.
Non i lunghi corridoi di ospedale
con tubi fluorescenti giorno e notte.
Neppure il tremore d'irrealtà se ricordi.
La paura, sembra, è quieta:
arriva quando chiudi la finestra
e capisci che tutto quanto guardi
è lo stesso di ieri, e lo stesso
sarà domani e per sempre.
Felipe Benitez Reyes. traduzione Alessandro Ghignoli
Per Sandra con tutto il mio affetto
e anche per Vezio, Sandro, Lorenzo e Ginevra
Ti voglio bene
RispondiEliminaE' proprio così la paura
RispondiEliminaUn forte abbraccio Sandra <3
RispondiEliminaadessio so di aver paura di non avere niente da fare oggi, domani e sempre.
RispondiEliminaesprimo affetto anch'io a Sandra, Vezio, Sandro, Lorenzo e Ginevra.
Anche vivere un'assenza, il vuoto di una presenza che non c'è più, è egualmente così. Sapere che ogni cosa resterà ferma, oggi come domani: il 'senza' è immutabile ed è questa immutabilità a insinuare la paura. Un abbraccio, Amanda.
Eliminazena
vera assolutamente...
RispondiEliminavero
RispondiEliminatriste
consapevole
un sorriso
Così è.
RispondiEliminaTirar dritto, bisogna.
È proprio vero, non c'è nient'altro da fare. Nel dolore e nella fatica, tirar dritto bisogna.
RispondiEliminaSi insinua subdola la paura, e ci intossica come un veleno.
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