L'amore domanda amore

Bo Bartlett



Ho ancora tempo per trovare una scusa, un imprevisto sul lavoro per esempio o semplicemente posso trasformare l'appuntamento nelle solite quattro chiacchiere tra amici. Ma quando ho chiamato Massimo sapevo che non avrei innestato la retromarcia, le perplessità erano ormai alle spalle come le ore di sonno perse a decidere come comportarmi. Massimo è un amico, anzi l'Amico: ho fabbricato i miei ricordi insieme a lui. Un legame che dura nonostante le strade si siano separate dopo l'università. All'epoca Federica era appena entrata nella sua vita. Arrivo al bar è lui è già seduto fuori a un tavolino d'angolo. Cerco tracce d'inquietudine sul suo viso mentre, gli occhi sullo schermo del cellulare, non si è ancora accorto della mia presenza e non ne trovo, quando mi vede mi regala il suo sorriso aperto di sempre. 

Due chiacchiere e arrivo secco al punto: la prima volta che ho visto Federica insieme all'altro, stavano attraversando la strada, avevo anche affrettato il passo per raggiungerli, poi ho notato la mano di lui che la stringeva in vita, ho rallentato, ma subito dopo si sono staccati e allontanati parlando normalmente. Non ci avrei neanche fatto caso, ma dopo una settimana entro con un cliente in un ristorante e li vedo, parlano occhi negli occhi, le mani che si allungano sul tavolo, Federica ride riversa il capo all'indietro, la gola esposta e sensuale.

Massimo serra gli occhi, stringe le labbra e il suo pomo di Adamo si inabissa nel collo magro.

Mi domando se sarò in grado di contenere il dolore che ho provocato sbreccando la diga che conteneva la sua idea di Federica. 

"Io non lo avrei fatto. Decidere di raccontare significa aver emesso una sentenza di condanna per alto tradimento ma non è questo il reato eventualmente imputabile. Io so che esce con Giuliano. Lo amava prima che entrassi nella sua vita, qualche mese fa si sono reincontrati casualmente e la cosa non li ha lasciati indifferenti. Federica ha provato a reprimere ciò che provava, poi, in tutta onestà, me ne ha parlato"

" E tu?" ribatto perplesso.

"Concedo a tutti tempo per capire, è un esercizio estenuante ma non posso fare altro, spero che torni a scegliermi. Qualcuno, non ricordo più chi, diceva: "L'amore domanda amore, lo domanda...ancora".
















Commenti

  1. Un registro diverso stavolta. Il decidere di raccontare, svelare, mettere forse in guardia. Non sappiamo mai ciò che accade tra le persone, ogni piccolo dettaglio passa attraverso la nostra personale lente, e può rivelarsi arma tagliente una volta innescato in un meccanismo più grande, o può capitare - come a Massimo - che le cose siano già chiare, semplici, forse inevitabili, magari rimediabili.. donando amore autentico.

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  2. Non è facile raccontare in 250 parole una situazione così. Si trattava di un esercizio di scrittura: un dialogo in cui la risposta fosse inaspettata. In realtà ho sforato il numero di parole (un po' più di 300) ma serve comunque per sfidarsi con sé stessi 😊

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  3. Certo non è facile scrivere una cosa così in 250 parole, immagina dire la stessa cosa a un amico, corri un rischio incredibile che può farti perdere.

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  4. Boh, non so, forse con parecchi giri di parole... ma ha da esse proprio amico.

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  5. Siamo in attesa, un po' tutti.. vedi un po' di riapparire.. ;)

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    1. Caro Franco, al momento sto uscendo dal covid, domani devo fare l'esame di tedesco, diciamo che non è rimasto molto tempo per le cose belle e interessanti della vita. Inoltre un po' di domande sul perché scrivere (a parte il piacere personale è impellente di farlo) se non c'è nessuno, o quasi, a leggere. Ma torno, questo resta, pur sempre, il mio posto delle fragole

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