Dall'abisso


Kalaillustration 




Le mie sorelle danzano tra le mie dita. Io sono il Mare, loro sono Sirene. Mi invento culla per le più piccole, amaca per le più pigre, giostra per le più vivaci. Amo vederle felici. L'aria fuori pizzica ma a noi poco importa: siamo figli dell'Acqua, cugini del Vento. Lo so non ho un carattere facile, qualcuno mi considera malmostoso, qualcuno irascibile, qualcuno, per questo, mi teme. Io effettivamente brontolo e talora mi infurio ma poi mi passa e alla fine si affidano a me pescatori, navigatori, poeti e cantori. Gli amanti sulle mie rive fanno promesse che fingono di non sapere che prima o poi si infrangeranno come le onde sulla battigia. I pesci abitano i miei fondali che i coralli ingioiellano. In amore pratico l'onestà: non sono monogamo. Io e Luce, una delle mie amanti, siamo complici scherzosi, è un gioco folle il nostro: la moltiplico, la infrango, la dissolvo. Continuare a stupirsi, non saziarsi mai di sperimentare: non è in fondo questo il segreto di una buona relazione?

Quella con Luna è una relazione ancora più stretta, quasi una dipendenza: è lei che comanda tra noi, lei che scandisce i ritmi ben precisi dei nostri incontri; sembra timida ma non lasciatevi ingannare, le sue attenzioni mi eccitano, mi gonfiano il petto ed è proprio allora, quando penso di averla in pugno, che scompare. Con le Onde è un'orgia continua, abbiamo bisogno di far vibrare i nostri sensi, il tatto, l'olfatto; bramo vedere come inarcano la schiena, come si prendono il piacere, insaziabili, mi esauriscono, le osservo annientarsi in spuma bianca. Non giudicateci con i vostri parametri umani, non pratichiamo il possesso e la gelosia che ne è figlia. Quando stremato dalle battaglie d'amore mi ritiro verso i miei fondali mi accoccolo in me stesso a rigenerarmi. I delfini mi cullano con il loro chiacchiericcio, sono narratori inesauribili oltre che noti umoristi. Le mie sorelle iniziano a cantare le nenie con le quali, da sempre, rapiscono i naviganti dalla via dell'eterno ritorno verso casa. Tutti sanno che a casa non vogliono davvero tornare, la loro vita è il viaggio, la loro vita è l'avventura ma è facile raccontare alle madri, alle mogli, ai figli che non vedranno crescere che la colpa è del canto ammaliatore delle Sirene. Pretestuoso. Quando diventano sfacciati nelle loro menzogne, scateno loro contro Tempesta. Se non ne avete mai fatto conoscenza ritenetevi fortunati. Con lei qualsiasi approccio non può essere che burrascoso, aizza contro i malcapitati tutti gli elementi, enormi Cumulo Nembi da candidi si fanno neri, i Venti corrono e ruggiscono mentre io mi abbandono al sonno cullato dalle loro ninna nanne. Questa notte ho sognato di intrecciare collane di conchiglie per donarle a Terra, io e lei siamo legati in modo diverso, un approccio delicato: la accarezzo, la sfioro e mi ritraggo, la cerco e poi mi nascondo e anche quando finge di non aspettarmi so che non può fare a meno di me, sembra la più dolce delle mie amanti ma il suo continuo contatto con gli umani le fa percepire ciò che ci unisce in un modo più simile al loro. È quel tempo dell'anno in cui Terra inizia ad indossare i suoi vestiti più belli, intreccia i capelli con petali di fiori, profuma di fresco e nuovo e io non so resisterle. La notte è stata lunga e ancora mi sto riprendendo dalle battaglie dell'amore quando giunge, fatico a destarmi nonostante, bisogna riconoscerlo, lei sia irresistibile; subito comprende che le ho preferito un'altra il giorno precedente e tali sono le aspettative con cui si è presentata al mio cospetto che la sua ira è enorme, inusitata, scossa di gelosia trascina nella sua furia ogni cosa: case, oggetti, persone, animali.Vomita il suo odio represso su di me che schizzo verso il cielo e non posso fare altro che provare a rincorrerla per cercare di farla ragionare e tentare di placarla. Nella mia corsa trascino barche e navi a riva e oltre, e copro tutto con una marea che odora di morte. C'è un posto sul pianeta che è spesso scenario dei nostri litigi e quando questo avviene mi cambiano persino il nome, divento Tsunami - l'onda che entra nel porto. Non fiorirà Terra per qualche anno ancora dove finalmente sono riuscito a raggiungerla dove ci siamo divorati l'un l'altra incapaci di scendere a compromessi. Non sono nato monogamo non morirò bugiardo. Questa notte un silenzio di morte coprirà le nostre miserie. È il pianto di chi ha perso tutto ed è sopravvissuto a generare i mie incubi. L'amore non abita più qui.

Commenti

  1. Un mare amico che ha come amanti le sirene e la terra e che invece di arrabbiarsi delega Tempesta e Tsunami a me mi pare un po' stronzo ma poi te lo racconti in modo che sembri un bravo cane anche lui.

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    1. Calma: delega Tempesta, ma Tsunami è lui anche se scosso dal terremoto

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