Girolamo Seidensticker


Annalisa Parisii 









Girolamo Seidensticker aveva iniziato a condividere la sua esistenza con gli altri quattro Saggi un giorno di parecchio tempo prima quando questi si erano trovati a raccogliere dati in un ambiente molto interessante per degli studiosi ma particolarmente ostile. E questo non tanto per l'indole degli Ibridi che lo abitavano, quanto piuttosto per l'habitat stesso: un'atmosfera densa, quasi oleosa. Systenatulinne lo aveva trovato eccellente per raccogliere nuovi campioni sia vegetali che animali per le sue ricerche, così si aggiravano lì da qualche tempo quando il loro respiro si era reso gravoso. Certamente sarebbe toccato loro soccombere se un piccolo Ibrido della zona non avesse emanato un ormone e agitato le antenne in modo che inequivocabilmente Girolamo, che passava per caso nelle vicinanze, aveva interpretato come una richiesta d'aiuto. Amplificò quindi la richiesta di soccorso e in breve si formò una squadra che riuscì a portare in salvo i quattro Saggi. Non appena recuperate le forze, Seidensticker, presentatosi, spiegò loro che si trattava di un'atmosfera che esalava miasmi mefitici che però si sviluppavano solo a una certa altezza dal suolo, quindi né lui né i piccoli Ibridi rischiavano alcunché, anzi vivevano lì volentieri poiché li proteggeva da possibili grossi predatori. Grande fu lo stupore dei Saggi non solo per l'accurata spiegazione ma anche per il fatto che il giovane fosse in grado di comunicare non solo con loro ma anche con tutti gli altri Ibridi che avevano prestato soccorso e con tutti quelli che si erano avvicendati loro ai loro capezzali mentre erano bisognosi di cure. Girolamo aveva il corpo simile a quello di una cavalletta, affermò Systenatulinne sfogliando i suoi annali alla ricerca di una immagine che glielo aveva ricordato e che indicò agli altri che annuirono compiaciuti, ma dalle zampe anteriori spuntavano due manine dalle dita affusolate. Il viso glabro e i tratti minuti gli conferivano un aspetto giovanile anche se non era dato sapere quanti anni in realtà avesse. Comunicava con i piccoli Ibridi mediante lo strofinamento delle zampette, emettendo ormoni, battendo i denti in modo variamente intervallato o strofinando le antenne del suo copricapo simile a un elmetto al centro del quale, anteriormente, era presente una specie di occhio luminoso che si accendeva ogni volta che entrava in comunicazione con un'altra creatura. E la cosa strabiliante non era solo la velocità con cui si sintonizzava alla lingua dell'interlocutore ma anche il fatto che usasse questi segnali con, diciamo, la corretta "intonazione" in modo da non essere mai frainteso. Nel tempo i Saggi gli chiesero più volte come avesse ricevuto quella dote, e Girolamo, sempre con estrema modestia, diceva loro di non averne la più pallida idea, che si trattava di una dote innata. Quando furono completamente guariti, fu data una gran festa e i Saggi annunciarono che avrebbero ripreso il loro cammino e chiesero a Girolamo Seidensticker di unirsi a loro, lui si sentì molto lusingato dall'offerta, riteneva di aver molto da imparare e non vi era dubbio alcuno che un giovane così dotato avrebbe fatto tesoro di quello che i Saggi avrebbero condiviso con lui. Da allora fu noto a tutti come il Giovane Saggio. Quando partì con loro a studiare il pianeta non portò con sé bagaglio alcuno eccezion fatta per un cubo di velluto rosso con ricami dorati sul quale talora gli altri Saggi lo trovavano apparentemente raccolto in meditazione mentre tra le mani giunte reggeva una specie di riccio dagli aculei morbidi quasi gommosi identico a quello che ne sormontava l'elmetto. Quando Girolamo si trovava in quella posizione, cosa che poteva avvenire talora più volte al giorno, talora a distanza anche di mesi, gli altri sapevano che non andava disturbato. Il suo carattere solitamente mite e socievole infatti si rabbuiava fino a manifestare scatti d'ira violenta se veniva distolto quando si trovava raccolto in quella sua personale meditazione. Quella mattina, prima di partire alla ricerca della Bambina Tarassaco, a seguito della decisione dello Scriba, Girolamo si era raccolto così a lungo, che, pur non proferendo parola e rispettando il suo raccoglimento, gli altri tre Saggi si erano domandati se una partenza così ritardata non potesse mettere in pericolo i due Saggi viandanti. Se lo era domandato in particolare il quarto Saggio che doveva intraprendere il viaggio insieme a Seidensticker ma poiché la Diplomazia era la sua arte, una volta raccolti i suoi bagagli si recò vicino al fuoco e preparò per tutti con arte cerimoniale ineccepibile del tè profumatissimo che distribuì con grandi inchini. Finita la cerimonia del tè e ultimata la meditazione il Giovane saggio e il Quarto Saggio si accomiatarono. La grande ricerca poteva avere inizio

Commenti

  1. Mi affascinano meno questi disegni di Annalisa, e l'impressione è che circoscrivano anche la tua fantasia.. sia chiaro, giudizi personalissimi.. ;)

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