Il tenero rissoso



Lilluzzo in un ritratto di Manuela Mastrangelo




La morbida compattezza del suo corpo faceva di lui un rifugio da abbraccio ed il candido sorriso a piccoli denti incastonati nella barba pareva una conferma di questo. Lieve era la voce, quasi di flauto traverso, la voce di un adolescente meditativo. Eppure succedeva, e sempre più spesso, per sua stessa ammissione, che l'uomo si desse all'"azzuffatina". Come accadeva? La cosa si fece preoccupante ai suoi stessi occhi quando un giorno, che nevicava fitto, come non si vedeva da anni, uscì in giardino in cerca di uno dei gatti di casa che da alcune ore non faceva ritorno e lo chiamava e borbottava ed improvvisamente comparve lo spirito del Nonno, signore incondizionato di quel regno e l'uomo, invece di commuoversi per la comparsa dello spirito di quel vecchio a lui tanto caro, si mise ad attribuirgli la responsabilità della scomparsa del gatto: "Avrai ben visto da che parte si è diretto uscendo stamani, a che giova allora la tua presenza qui?". Il Nonno lo guardò stupito "Ti ho lasciato che eri un altro, che è successo? Avevi il dono dell'ascolto, era la cosa che amavo più di te, nipote mio, il tuo orologio correva alla velocità del mio, ormai lento, lento, e pur non avendo la possibilità di fare regali, donavi tempo a chi ne aveva bisogno, tempo da condividere, tempo per l'attenzione, tempo per coloro a cui nessuno più concede tempo, i vecchi come me, i matti del paese e gli ultimi. Chi ti ha cambiato?". L'uomo rimase scosso dal giudizio dello Spirito del giardino, chinò il capo e si osservò le mani, come faceva da bambino quando si sentiva a disagio, non potè che convenire che il Nonno aveva semplicemente osservato i fatti e che non vi era acredine, quanto piuttosto meraviglia e stupore nella sua sintesi di come stava mutando la sua esistenza. "E' il dolore per una femmina che ti ha cambiato?" riprese, dopo un momento di imbarazzato silenzio, lo Spirito, e mentre l'uomo stava per rassicurarlo, il Vecchio riprese "No, non son tarli di femmine, ché il dolore della passione finita, l'hai sempre coltivato come io coltivavo i pomodori nell'orto d'estate". Gli occhi dolci dello Spirito, perle infossate nell'antico cuoio lavorato dal sole, dall'aria e dal lavoro del campo, si velarono allora, e scorgere la mestizia su quel volto così simile e così diverso dal suo lo addolorò e gli confidò: "Forse è il dubbio di non fare abbastanza per i sogni di ragazzo, o di farlo male, o di mettere tanta carne sul fuoco e poi lasciarla lì a prosciugare alla fiamma della mia solita indolenza, o al contrario di accanirmi regalando energie a chi non le merita, o di farmi condizionare da altri che invece di cavalcare al mio fianco mi vogliono cavalcare, ho messo in moto cose, la ruota gira, e temo mi macini perché non ho mai saputo correre fin da bambino, ricordi?". Il Vecchio prese le mani del bambino impacciato che si era trasformato in un ragazzo sognatore e che, ora, divenuto uomo, temeva di tradire se stesso e gli disse "Magari non hai mai saputo o voluto vedere lontano, ma dentro all'animo della gente sempre, se continuerai a farlo non tradirai né te stesso, né i sogni che hai, accetta ciò che sei, ora, come hai sempre fatto e tornerai a vivere sereno". In quel momento da un angolo del giardino sentì il familiare miagolio del gatto di casa. Quando voltò gli occhi verso il punto in cui stava il Nonno, non lo scorse più, sorrise, e rivolto al micio disse "Su coraggio stufa, plaid, un libro e buona musica ecco cosa ci serve"

BUON COMPLEANNO LILLUZZO

Commenti

  1. Auguri caro Lillo! Non lasciare mai andare i tuoi sogni. Ascolta il tuo cuore e non ti sbaglierai.
    Oltre ad un buon libro (edito da te eh!) e alla buona musica, aggiungo anche un buon calice per
    brindare a te e alla tua salute...che poi il resto viene da sé !

    Amanda <3


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  2. ahahahahah, ho aspettato tutta la mattinata solo per poter venire qui a leggere il racconto di amanda. fa un po' strano leggersi così (del tipo: ma è così che appaio?). in ogni caso "tenero rissoso" come definizione mi piace. grazie mille amanda, di cuore :)

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  3. auguroni Lilluzzo..... e non perdere di vista il ragazzo tenero sognatore che è dentro di te, anch'io alzo il calice....cin cin

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  4. Per esperienza personale, gli esseri viventi nati il 5 gennaio sono straordinariamente morbidi e sensibili.
    Auguroni Lilluzzo!

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  5. No. La mia mamma.
    Abbiamo giusto festeggiato il suo 80esimo compleanno!
    Auguri Maria Giulia.

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