Restare umani
Abbiamo avuto persone che ci hanno aiutato in modo straordinario, e un monumento dovrebbe essere fatto, un romanzo dovrebbe essere scritto, a quelle che erano le nostre donne di servizio. Anche noi avevamo avuto una donna che poi era stata mandata via nel' 38 perché era proibito avere donne di servizio non ebree, e che è stato il nostro angelo custode per tutti gli anni seguenti. Noi siamo stati nascosti nella cascina dei suoi fratelli... Anche noi avevamo le carte false, credevamo di essere al riparo, credevamo che tutti i contadini delle cascine intorno pensassero che eravamo degli sfollati per i bombardamenti su Torino, e alla liberazione abbiamo saputo che tutti sapevano che eravamo ebrei, che nessuno aveva parlato nonostante che ci fossero i repubblichini sulla porta della caserma del paese, nonostante che il nostro padrone di casa tutti i sabati sera si andasse a ubriacare - ma proprio ubriacare fradicio! - nell'osteria del paese. Tornava a casa e dovevamo andarlo a raccogliere nei fossi perché cadeva tanto era ubriaco, ma non ha mai parlato. E quando tornava ci faceva dei discorsi così, da ubriaco, perciò diceva delle parole senza senso, ma diceva sempre questa frase: "La disciplina dell'amicizia". E noi ridevamo, perché non capivamo mica cosa voleva dire, ridevamo! Invece lui voleva dire che non aveva parlato perché c'era l'amicizia. E queste persone che ci hanno accolto in casa loro all'inizio molto diffidenti, noi gente di città, mah... e poi siamo diventati parte della loro famiglia (come siamo tuttora)... Ecco, queste sono le persone che vanno ricordate e che noi abbiamo ricordato proprio fra i giusti, quelli che salvano delle vite.
Elena Ottolenghi
A tutti i "Giusti" io son grata per avere salvato tanti esseri umani e per aver mantenuto in vita la speranza mentre l'umanità era sprofondata nel buio più orribile. Io non dimentico.
RispondiEliminaQuest'anno ho voluto ricordare quei gesti che dovrebbero essere normali, ma che ahimè non lo sono, e che hanno fatto una enorme differenza
Eliminabravissima Amanda... riconciliamoci con l'umanità attraverso queste persone..
RispondiEliminaSono state tante queste persone, a far vincere il bene sul male. Certe volte un intero paese come questo.
RispondiEliminain ricordo...
RispondiEliminaQueste parole commuovono ancora, commuoveranno sempre. Ti ricordi quel terribile racconto di Nathan Englander, "Di cosa parliamo quando parliamo di Anna Frank"?
RispondiEliminaLa disciplina dell'amicizia. Ha detto tutto.
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