Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior
Della gestione di amandapiccola a zia Teodolinda, che da ora in poi chiameremo per brevità Linda, anche perché era così che veniva chiamata in famiglia, toccarono in sorte (chiamiamola sorte, non credo si trattasse di libera scelta) due aspetti.
Il primo riguarda quella fase della vita dei bambini, in cui presi da troppi impegni di gioco, dimenticano di espletare la funzione fisiologica più ponderosa, hanno troppo da fare, rimuovono la necessità ed intanto che loro si dimenano, immemori dei doveri corporali, il frutto dell'impellenza assume la consistenza della dolomite, e si entra in un circolo vizioso in cui non si produce per non provare dolore e si prova dolore perché non si produce. Così le famiglie, in quel frangente dell'esistenza della progenie, iniziano estenuanti trattative che nemmeno uno scambio di spie tra CIA e KGB ai tempi della guerra fredda ne prevedeva altrettante. Zia Linda fu quindi messa alle calcagna di amandapiccola per rendere meno drammatico il soggiorno ponzante, si sedeva sul bordo della vasca e raccontava storie: a volte si trattava della lettura di favole vere e proprie (ora il programma nati per leggere non prevede le favole della buona cacca oltre a quelle della buona notte, forse perché la vita al giorno d'oggi è più frenetica, ma vi assicuro che sortiscono il loro effetto) a volte invece si trattava dell'almanacco uruguagio, cioè del il racconto degli anni trascorsi dalla Zia in Uruguay: i pappagalli, i cani che si trasformavano in perro, il burro che diventava manteca, le fiamme a bordo del transatlantico durante la traversata, le sedute diventavano mondi magici e avventurosissimi. Il suo compito ebbe termine quando amandapiccola e monicapiccola, la cugina, iniziarono ad accompagnarsi vicendevolmente al bagno, intrattenendosi reciprocamente, come se non vi fosse un domani, al punto di creare interminabili code di congiunti fuori della porta dell'unico bagno di casa.
Il secondo aspetto riguardava invece l'introduzione di amandapiccola al mondo del commercio e questo, a giudicare da come sono andate le cose, ha sortito risultati quanto meno imbarazzanti. Mentre Nonno Valentino aveva accompagnato amandapiccola ai misteri dell'ingegneria leghistica, con edificazioni ardite ed imponenti di mattoncini colorati, Zia Linda si occupava di giocare al mercato. Prendevano lo "scagneo" il gradino di legno con cui Nonna Erminia saliva sul letto dell'imperatrice e lo disponevano in verticale, creando il bancone del negozio, poi tagliavano in quadrati le pagine di un giornale e simulavano vendite e acquisti per lo più di riso, fagioli e granaglie, facendo e disfacendo cartocci, fingendo di pesare gli acquisti e pagando in monetine per imparare a riconoscere i soldini e a contare. Le due si alternavano all'acquisto ed alla vendita. C'era solo un commercio in cui Zia Linda prendeva immancabilmente, sempre il solo ruolo della mercante, era quello della fioraia. Quando Zia Linda faceva la fioraia si esibiva, lei che al contrario di Nonna Erminia non cantava mai, in una lunghissima, articolata e straziante ballata in cui venivano narrate le doti di ogni singolo fiore presente nell'orto botanico più fornito del mondo, che amandapiccola (e a dire il vero nemmeno Amanda) non ha mai sentito cantare da nessun altro al mondo e di cui ricorda ancora la melodia e sa a memoria solo due strofe
Chi vuole, chi vuole, chi vuole dei miei fior
Ho il fiore dell'arancio
pe'l velo della sposa
la timida mimosa
che ha il senso del pudor
Per chi si reca in lacrime
all'urna degli estinti
ho i candidi giacinti
di lutto e di dolor
Chi vuole, chi vuole, chi dei miei fior
quanto mi piacciono le avventure di Amandapiccola....
RispondiEliminaBuon Anno cara, ci saranno ancora tante parole e bei pensieri da queste parti.
le raccoglieremo insieme le parole ed avremo cura dei pensieri. Buon anno cara Alle
Eliminail soggiorno ponzante.... tutti da piccoli avremmo avuto bisogno di una zia Linda che allietava il soggiorno ponzante.
RispondiEliminaio di solito mi prendevo una pila di topolino e il barattolo della nutella... in mancanza della zia!
Amandadapiccola forever!!!!!
Prima di sapere di Amandapiccola, ho conosciuto solo una bimba, a cui facevo da babysitter, con pretese di letture della buonacacca: niente da dire, per carità, adoro leggere storie ai bimbi, solo che preferivo sempre il momento della storia della buonanotte, per il semplice fatto che la sua cameretta era più profumata...
RispondiEliminaGrazie per questo regalo Amandabella!
Ricorda però che a me mancavano le favole della buona notte, perché non abitavo con mamma e papà e Ortensia non era tipo da favola della buona notte quindi.....
EliminaChe bello finire l'anno con una storia di Amandapiccola.
RispondiEliminaTantissimi auguri di un 2016 pieno di belle storie da raccontare!
anche a te Silvia, aspettiamo di leggerti nelle tue innumerevoli vesti
EliminaBuon 2016 Amanda.
RispondiEliminabuon anno Alli a te ed a Elle
EliminaMa che bella la filastrocca dei fiori! Sarebbe bello averla tutta completa. Bellissima l'immagine della zia Teodolinda che vende fiori cantando. E anch'io mi unisco al coro dei fans: viva amandapiccola!
RispondiElimina:)il Signor Tenace avrà le favole della buona porcellana rotta o della buona pappa; mi sa che devo ancora raccontarvi di amandapiccola e la pappa col pomodoro
Eliminaun'intera collana dedicata alle favole della buona cacca, vuoi vedere che ti rubano l'idea!
RispondiEliminaLeo carissimo l'idea è vecchia esistono molti libri illustrati scatologici, io stessa ne ho regalato uno per natale a Teto, l'ultimo dei miei nipoti dell'anima
EliminaEgli aveva un mazzolin di fior
RispondiEliminae le fragole sul cappellino!
oh Dami anche tu vai a comprare la frutta dal Signor Baseggio in piazza? :D
Eliminaogni primavera risuona per tutta Piazza della Frutta
Certo! E ogni volta mi dice: "Si ricordi di me, mi chiamo Baseggio, un bellissimo cognome!"
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