Incipit: Mailand
Le parole cadevano una dopo l'altra, i vocaboli smagrivano. Sotto i colpi di leggi e decreti, i cadaveri dei nomi delle cose si ammucchiavano come foglie autunnali al fronte, come soldati appollaiati su rami a tiro di cecchino. Nel giro di pochi giorni erano state espurgate dal catalogo del dicibile "mulatto", "sordo" e "chiappe". Poi, giusto in mattinata, era stato diramato il bollettino che mandava in pensione la bellissima parola "straniero", e l'editore che aveva appena pubblicato il più famoso romanzo di Albert Camus fu obbligato a ristamparlo col titolo Il proveniente da altra nazione di pari dignità, ci mancherebbe, si figuri grazie.
Nicola Pezzoli. Mailand. Neo. Editore
Per il terzo capitolo della saga di Corradino, Nicola Pezzoli ha coniato un incipit che è uno spettacolo. Il terzo capitolo potrebbe chiamarsi Corradino va in città e non si tratta di una città qualsiasi, è la famosa Milanodabere, la caleidoscopica Milano dei tempi dorati, anche se Corradino, ormai Konrad, che è uno studente universitario al primo anno, tende a ricreare la cuccia, il piccolo giro, limitando la sua vita alla camera sui Navigli che condivide con altri due studenti (l'affidabile e scrupoloso Beniamino e lo sciupafemmine Marco) e all'ufficio dove si esercita nella scrittura redigendo biglietti d'addio per aspiranti suicidi sotto l'attento controllo del suo capo Alfredo Valeriano Duprè.
Se lo stile sarcastico, pungente, dissacratorio e un po' egoriferito di Zio Scriba vi ha catturato, bene questo è il libro che fa per voi. Indubbiamente lo stile di Nicola è maturato, ma immutata è la voglia di scandalizzare, sapendo toccare il cuore quando l'analisi dell'umana miseria dei personaggi si fa tangibile evidenza. Forse è giunta l'ora di cimentarsi anche con "l'altro da sé", ne ha la stoffa.
Danke :)
RispondiEliminaHai detto bene Amanda, l'incipit è di vero culto, come tutto il libro del resto. Un libro da leggere, il libro dell'estate (deve solo arrivare).
RispondiEliminaBellissimo incipit!!
RispondiEliminaÈ un periodo che leggo poco, ma visto che mi era piaciuto il romanzo precedente appena vado in libreria penso proprio di prenderlo.
RispondiElimina