Ossi di ciliegia con la cerbottana

Quint Buchholz

Il figlio della maestra, quello che scappava dal collegio camminando per due giorni per tornare a casa,  vive con una donna che dopo essersi presa gli anni migliori della sua vita ora vuole rubargli anche i peggiori. Quando se la sposò lo fece dopo aver valutato con la futura suocera se l'esemplare che andava ad impalmare godeva di ottima salute, perché uno deve pure sapere se può contare su una badante in vecchiaia: se sbagli i conti iniziali ti freghi con le tue stesse mani.
Io quella donna lì spesso mi domando se sia una santa o un demonio che lo comanda a bacchetta fingendo di lasciarlo dirigere il traffico.
Abita nelle Marche dove i ritmi sono lenti, perfino la parlata si allunga e trascina, ma lui riesce ad agitarsi lo stesso, si infervora, da vetero comunista sogna ancora le salamelle delle feste dell'Unità. Va in moto con Bingo, a vela con Max, al PT con Marco il classificatore di tette, poi c'è il Massimo che perde la testa per amore quando si pensa che uno la testa dovrebbe averla centrata.
Si è rimbambito per i nipoti, specie la Bianca.
A volte mica lo capisci dove vuole andare a parare, a volte lo capisci troppo bene.
Specie ieri sera. È un anno che pare pollicino, sparge briciole ed elemosina gli auguri, solo un sordo muto e pure cieco non avrebbe capito che prima o poi avrebbe sputato lì la data. Ma così a tradimento solo Nucci Massimo che millanta nomi che nemmeno gli appartengono poteva spararla.
Così caro il mio Nucci, se gli auguri non sono di suo gradimento se la prenda con se stesso, certe cose richiedono la giusta decantazione non si possono sputare lì come ossi di ciliegia con la cerbottana, ecco

Buon compleanno

Ps se scopro che non è la data giusta resteranno un esemplare unico