Viaggi psichedelici
Poco prima di entrare a Verona, sul muro di una casa che si affaccia sulla ferrovia c'è scritto:
"SEI BELLA COME UN GOAL AL 90°".
Ogni volta sorrido:
- Perché non può che averlo scritto che un ragazzino
- Perché mi auguro intensamente che fosse giovane, giovane, giovane
- Perché mi immagino la faccia della poveraccia a cui era dedicata la dichiarazione che pensa "ma dove l'ho pescato questo?", anche se altrettanto giovane, giovane.
- Perché su un muro di Padova una frase così proprio non è immaginabile, perché il padovano non tifa, il padovano lo sport o lo pratica o non se lo fila neanche di striscio, non si lascia prendere la mano, a nessuna età.
Cambio treno, quando salgo sul Verona - Bolzano nell'aria parte il tema di Lara: fuori ci sono 18 gradi, dentro al regionale -18, l'hanno tenuto in Siberia tutta la notte, solo per farmi immaginare di viaggiare con gli occhi belli e tristi di Omar Sharif accanto. Dopo poco l'effetto Siberia si rende manifesto: due posti in là un vicino si soffia il naso emettendo un barrito che solo una intera mandria di elefanti che improvvisamente ricordano un torto subito 17 anni, tre mesi e due giorni prima saprebbe fare.
In gita scolastica con la classe, a Rovereto sale un diecenne che si siede di fronte a me, diretto a Trento. Per attaccare discorso mi chiede di cosa parla il libro che sto
leggendo, mi racconta della saga fantasy che ha appena finito di
leggere della differenza fra satiri e fauni, poi attacca un pippone politico, ha parlato di politica per tutto il tempo, giuro. Dei politici corrotti che rubano il futuro ai bimbi, della pensione media di un politico, compresi benefit , ritenute d'acconto, indennità, sa le cifre, le snocciola come nemmeno Tito Boeri in persona saprebbe fare; del voto come diritto e anche dovere e dello schifo di dire alla gente di non andare a votare quando si rappresenta l'istituzione; che lui avrebbe votato al referendum e avrebbe votato sì, del fatto che tra otto anni lui voterà cinque stelle perché si riducono lo stipendio e non rubano, di amministrazione comunale, di gestione del patrimonio pubblico, di investimenti di lungo respiro che la politica miope non fa, e se fa, é solo per il tornaconto personale indebitando le generazioni future che però da quall'investimento non trarranno il minimo vantaggio. Arrivato a Trento si ricompone dal suo fervore mistico, prende lo zaino, raggiunge i compagni di classe e, dopo avermi augurato buon viaggio ed una buona giornata scende, d'improvviso è calato il silenzio, l'aria è tornata gelida, verso Mezzocorona rialeggiava il tema di Lara, non riesco più a fare nulla, penso: ma tra i miei nipoti che sembrano inconsapevoli di qualsiasi cosa non siano morosi, videogiochi, amici, musica e il piccolo Alcide-Sandro-Aldo-Pietro-Armando- Gianroberto del treno, una via di mezzo sarà ben possibile, o no? Quando scendo a Bolzano i piedi sono due mattonelle da mettere nella borsa frigo in estate per tenere al fresco le bibite. La stazione di Bolzano pare essere stata trasferita a mia insaputa ai tropici se guardi bene sotto lo Schlern sono cresciute le palme. Il mio trenino per la Venosta mi aspetta già sul binario 1. Dentro il riscaldamento mi permette di riprendere un minimo di circolazione periferica, la tre giorni ospedaliera non-stop sta per avere inizio, altro giro altra corsa, venghino siori e siore
cmq ora non vorrei dire... ma un gol al novantesimo è meraviglioso :-)
RispondiEliminaPer il resto mi viene da direi che ne avrà di tempo il bambino per pensare a queste cose, mi sembra un po' presto. Vero quello che dici servirebbe una via di mezzo ma magari un po' più avanti.
Sorrido, ma non troppo, se penso a ciò che troverà tra 8 anni nel panorama politico...
ciao
vedo che concordi: tra il vivere fuori dal mondo senza radici storiche e fare il pappagallino ammaestrato e saputello ci sarà una via di mezzo
EliminaIo i logorroici del treno li temo quasi più dell'aria condizionata del treno, però dai, un ragazzetto che si infervora per la politica e la società, con idee anche alquanto condivisibili (lasciamo stare i cinquestelle), in mezxo a tanti che non sanno cosa si festeggi il 25 aprile, dà speranza!
RispondiEliminadiciamo che una via di mezzo sarebbe auspicabile e soprattutto mi piacerebbe che tutti imparassero a cantare "o bella ciao" sapendo perché la cantano
Eliminauna precisazione: non era freddo da aria condizionata, era proprio freddo da freddo intrufolatosi non si sa quando e non si sa da dove e lì giacente
EliminaOh perbacco!! Possibile che solo i miei cugini ventenni (ho detto 20) vivano in un mondo parallelo, ignari di qualsiasi cosa li circonda?
RispondiEliminaCambiamo discorso: non sono mai stata a Bolzano. È così bella come sostengono i più?
No era questo che era un alieno, i tuoi cugini sono perfettamente allineati. Bolzano è davvero graziosa
EliminaNo, poverino il bambino indottrinato! Io sono contraria!
RispondiEliminaio pure , faceva impressione diciamocelo, ma anche i bambini che vengono tenuti fuori dal mondo completamente non mi vanno a genio
EliminaPero' che belli questi tuoi viaggi in treno. O meglio, forse belli no, ma ricchi di roba sicuramente si'!
RispondiEliminadieci anni fa, facendo su e giù avevo spesso le cuffiette, specie al ritorno, all'andata ho fatto incontri miracolosi, ho fatto amicizie con che sono ancora parte della mia vita, anche se avevamo smesso tutti di pendolare le antenne captanti aiutano a vivere meglio, secondo me
Eliminabellissimo! (giuro)
RispondiEliminaCi sono viaggi, Lilluzzo mio, che voi umani...
Eliminama questo novello militante mignon fa da contrappeso al diecenne di mia conoscenza che era fissato con la religione tanto che celebrava messa ogni giorno a casa sua alle ore comandate e i suoi non solo erano obbligati a partecipare, ma avevano dovuto corredarlo di tutti gli oggetti liturgici e dei paramenti sacri su cui la povera nonna aveva fatto un sostanzioso lavoro di taglia e cuci per adattarli alle fattezze di quel parrino minuscolo che nemmeno Dio poteva crederci.
RispondiEliminaGesummaria!
Eliminapeccato non essere in Val Venosta in una di queste tregiorni. Buon lavoro Amanda.
RispondiEliminaNon ci si potrebbe vedere, sono praticamente murata in ospedale :-D
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RispondiEliminaQuando abitavo lassù facevo Desenzano Verona per andare a scuola
arrivavo a Porta nuova e poi a piedi fino al liceo.
C'è più umanità in un treno semivuoto che in una piazza affollata
(non è vero un cavolo ma m'è venuta giù bene e la lascio lì)
Ciao, e bentornata.
Ora capisco da dove proviene il ramolin di follia :-D
EliminaCerto che te fai diventare bello anche il trenino ghiaccio ghiaccio, mi piacciono questi viaggi al novantesimo
RispondiEliminaAlla prima fermata avresti dovuto chiamare un esorcista.....il bimbo parlava anche aramaico per caso?
RispondiEliminaah ecco cos'erano quei suoni articolati incomprensibili!
EliminaPiù che una via di mezzo, credo servirebbe un partito vero capace di capire le proteste confuse, e in parte giuste, di quel giovane e di quelli come lui, traducendole poi in atti concreti e non sterile protesta. Un partito che sapesse riprendere le cose migliori della Resistenza (anche allora c'erano molti giovani che lottavano contro un regime, diverso e più sanguinario di quello di oggi, ma sotto molti aspetti, meno duraturo). Buona permanenza in sudtirol.
RispondiEliminaAlli quello era un bambino, davvero troppo piccolo, toccherebbe a noi, adulti, ai ragazzi di venti anni, agli uomini di trenta e quaranta, trovare un modo, esigere un modo di ritrovare nella politica la casa delle idee, dei fondamenti su cui si fonda il bene comune che dovrebbe tornare ad essere il centro della vita sociale. Allora ci sarà un futuro di cui i bambini saranno protagonisti e non vittime
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