L'uomo che saltava sulle onde
Era nato in un paese di collina, il nonno gli aveva insegnato il nome di mille erbe e mille fiori ed era convinto che quel suo mondo verde di primavera e giallo rosso d'autunno fosse già la sua fiaba personale.
Poi un giorno, avrà avuto sette anni, lo avevano portato al mare , era rimasto incantato dall'eterno ritorno delle onde, dalla sinfonia di quell'andare e venire uguale e sempre diverso e si era sentito irrimediabilmente attratto.
Tuttavia non c'era stato verso di convincerlo ad immergersi, stava lì ore sul bagnasciuga, raccoglieva conchiglie e guardava le onde con infinito, immutabile stupore.Come se quelle gli parlassero, come se quelle lo ammaliassero, come se intorno a lui le luci si fossero spente e lui fosse l'unico spettatore di una sala cinematografica che dava un solo film interpretato sempre da attori diversi e lui ne volesse ancora ed ancora ed ancora.
Al tramonto lo portavano a casa e lui tornava il ragazzino di sempre e la notte, quando il nonno saliva a controllare il suo sonno, percepiva il suo respiro regolare e le sue labbra disegnavano sempre la curva di un sorriso.
Poi la vacanza era finita ed erano tornati in collina e nei suoi racconti di bambino spesso era tornata la magia di quelle onde,di volta in volta si facevano sempre più grandi e spumose.
Il bimbo era cresciuto e si era trasferito ad abitare in una casa sul mare, perché ascoltare il respiro delle onde era diventata col tempo un'urgenza.
La sera si fermava sulla spiaggia.
E fu una di quelle sere, mentre intratteneva il suo dialogo muto con le onde, che si sentì chiamare, ma non comprese da dove venisse la voce, si guardò in giro ma non vide nessuno.
La voce diceva "vieni ,vieni"e d'improvviso le onde si fecero alte e la spuma montava soffice.
L'uomo comprese, si alzò e camminò verso l'acqua salì sull'onda e si sentì sollevare e venne portato al largo.
Si rese conto che i suoi piedi erano perfettamente asciutti e gli prese un'euforia e saltò in alto, a quel punto le onde si levarono ad accoglierlo e più in alto saltava più le onde si alzavano a riprenderlo.
Lunghi anni durò il matrimonio dell'uomo con le onde, fu un matrimonio felice.
Ancora oggi se passi in riva al mare in un mattino di tarda primavera in quel paese di riviera ti potrà capitare di vedere un omino anziano che salta felice sulle onde, ma lo straordinario è che anche le onde sembrano sorridere.
Buon compleanno Paolo
RispondiElimina😁
EliminaPura poesia. Grazie
RispondiEliminaGrazie a te 😊
EliminaScusa la mia risposta prosaica alla tua poesia, ma mi ha fatto pensare che hai creato la versione geriatrica di quella favola che e' Ponyo di Miyazaki. Entrambe magnifiche.
RispondiEliminaSai che non conosco Ponyo?🤔
Eliminahttps://youtu.be/CsR3KVgBzSM
EliminaCome sarebbe non conosci Ponyo!?
RispondiEliminaE' il figlio di Cavallyo!
Scusi signora, m'è scappato.
RispondiEliminaMolto bello e poetico...
RispondiEliminaDankeschön Hobbs 😊
Eliminache bellezza, davvero tanta!
RispondiElimina😊
Elimina