Un esercito di alberi
Marcesina |
Paneveggio |
Da Asiago al Vezzena
Tutte le foreste della mia vita
Pubblico l'appello ricevuto dal CAI Veneto
Alle Sezioni, agli Istruttori, Accompagnatori, Operatori, semplici soci CAI del Veneto
Col passare dei giorni si manifestano in tutta la loro portata i gravissimi danni arrecati dal maltempo alla montagna veneta e non solo. Centri abitati, viabilità principale e secondaria, mulattiere e sentieri sono interessati da crolli, frane, smottamenti e tantissimi alberi caduti.
Una veloce ricognizione aerea del Soccorso Alpino effettuata oggi nel Bellunese ha evidenziato come la rete sentieristica sia gravemente compromessa, soprattutto per la caduta di numerosissimi alberi che ne impediscono la fruizione in sicurezza.
Tutto il territorio bellunese è pesantemente compromesso ma anche il Trentino e l’Alto Adige. La criticità è massima nell’Agordino, nello Zoldano, nel Cadore e nel Comelico, ma anche nelle vicine valli del Primiero.
La Sezione di Asiago ci ha comunicato che nell’Altopiano dei Sette Comuni tutte le strade forestali e i sentieri sono praticamente impercorribili per caduta piante.
Si raccomanda quindi a tutte le strutture CAI e ai singoli soci, soprattutto di pianura, di non intraprendere viaggi e tantomeno escursioni in montagna.
Lasciamo la viabilità quanto più possibile libera per i movimenti dei soccorsi, delle forze dell’ordine e di tutti coloro che sono impegnati nelle opere di contenimento dei danni e di ripristino.
Tanto più, non avventuriamoci nei sentieri, mettendo a repentaglio la nostra vita e quella altrui.
Vi chiediamo di diffondere quanto più possibile questo appello a soci, amici, conoscenti: è il minimo che possiamo fare in queste ore in segno di solidarietà per i nostri consoci di montagna.
Pubblico l'appello ricevuto dal CAI Veneto
Alle Sezioni, agli Istruttori, Accompagnatori, Operatori, semplici soci CAI del Veneto
Col passare dei giorni si manifestano in tutta la loro portata i gravissimi danni arrecati dal maltempo alla montagna veneta e non solo. Centri abitati, viabilità principale e secondaria, mulattiere e sentieri sono interessati da crolli, frane, smottamenti e tantissimi alberi caduti.
Una veloce ricognizione aerea del Soccorso Alpino effettuata oggi nel Bellunese ha evidenziato come la rete sentieristica sia gravemente compromessa, soprattutto per la caduta di numerosissimi alberi che ne impediscono la fruizione in sicurezza.
Tutto il territorio bellunese è pesantemente compromesso ma anche il Trentino e l’Alto Adige. La criticità è massima nell’Agordino, nello Zoldano, nel Cadore e nel Comelico, ma anche nelle vicine valli del Primiero.
La Sezione di Asiago ci ha comunicato che nell’Altopiano dei Sette Comuni tutte le strade forestali e i sentieri sono praticamente impercorribili per caduta piante.
Si raccomanda quindi a tutte le strutture CAI e ai singoli soci, soprattutto di pianura, di non intraprendere viaggi e tantomeno escursioni in montagna.
Lasciamo la viabilità quanto più possibile libera per i movimenti dei soccorsi, delle forze dell’ordine e di tutti coloro che sono impegnati nelle opere di contenimento dei danni e di ripristino.
Tanto più, non avventuriamoci nei sentieri, mettendo a repentaglio la nostra vita e quella altrui.
Vi chiediamo di diffondere quanto più possibile questo appello a soci, amici, conoscenti: è il minimo che possiamo fare in queste ore in segno di solidarietà per i nostri consoci di montagna.
Soffro insieme a te.
RispondiEliminaPenso agli uccelli senza più nido, agli scoiattoli, alle piante del sottobosco, alla roccia senza più freno, ai funghi e le felci e non c'è rimedio, non c'è ritorno se non tra più di cento anni, se avremo ancora tempo
EliminaChe dolore! Non so se avrò la forza di tornare, a breve, in Altopiano.
RispondiEliminaPenso che sarà più di una coltellata
EliminaUrca!
RispondiEliminaÈ un'apocalisse credimi
EliminaE il raggelante silenzio (o quasi) della stampa...
RispondiEliminaNon so Franz, le foto le ho trovate in rete, sono tratte dalle maggiori testate, la radio ne parla a tutti i giornali radio, la tv non la frequento ma non mi sembra che siamo trascurati, Zaia lasciando perdere le questioni politiche che in questo frangente non mi interessava proprio per niente, si è mosso preventivamente e poi ha messo nella dovuta allerta la protezione civile.
EliminaNaturalmente fa più notizia lo yacht spiaggiato di Sil Silvio della foresta di Stradivari, del bosco di Rigoni Stern, della valle dell'adolescenza della Signora Lina e della mia infanzia, ma ognuno si misura con i suoi pesi, io sono in lutto per le mie montagne che sono patrimonio dell'umanità e non di un singolo meschino destinato come tutti a diventare cenere
EliminaMi riferivo alle testate on line dei principali quotidiani.
EliminaIn seguito alla tua risposta ho fatto or ora una controllata e devo dire che Repubblica e Corriere (i due più letti, lasciando perdere per una volta la loro discutibile posizione politica) aprono con il Veneto, La Stampa lo lascia in secondo piano, mentre nel Fatto quotidiano l'argomento è purtroppo di spalla, molto poco in evidenza.
Mi resta tuttavia l'impressione che, per tutti i media, la reazione alla gravità dell'accaduto sia stata molto lenta.
La prima foto, quella di Marcesina, stringe il cuore. Si diceva, una volta: "dove ci sono alberi il rischio di frane è minore.".
RispondiEliminaE' ora di capire che gli alberi, da soli, poco possono fare di fronte alle tante nefandezze causate dall'uomo su scala mondiale.
Cognetti su La Repubblica di oggi che sente nella caduta del bosco "una specie di stanchezza, proprio come un amico che non ce la fa più"
EliminaDanni a cui dovremo abituarci visto che non si stiamo facendo niente se non continuare ad inquinare questo pianeta.....faremo la fine dei dinosauri!
RispondiEliminaE' stato un disastro grandissimo e, mettiamoci il cuore in pace, da questo Governo non arriverà un centesimo per i rimboschimenti che invece potrebbero essere una risorsa per nuova occupazione e regolazione (manutenzione) del territorio.
RispondiEliminaDa nessun governo, sono ciechi che guardano solo il proprio ombelico, inoltre gli alberi caduti sono migliaia e migliaia
EliminaNon sapevo che il vento della scorsa settimana avessse così devastato tanto. Noi in giardino abbiamo, vicino a casa, un cedro e un abete grandissimi, ma per fortuna hanno tenuto, nonstante ogni volta che li vedono mi dicano "attento a quelli, possono cadere sulla casa ..." E io non ci credo, infatti anche questa volta hanno resistito. Veramete devastanti le foto che metti, e anche il video: sembrano degli uomini abbattuti, come dopo una guerra.
RispondiEliminaCredimi Alli è molto ma molto peggio di così, perfino i luoghi del mio ultimo post di montagna sono stravolti irrimediabilmente
EliminaMi sto informando, e comincio solo ora a crederci. Anche le mie montagne (il piccolo Monte Baldo, che forse avrai solo sentito di nome), in parte sono state colpite, ma con meno danni perché il vento è stato meno forte in questa zona.
EliminaConosco il Baldo e purtroppo inizi a capire anche tu le proporzioni dell'apocalisse
EliminaTrovo le immagini, tue e dei miei colleghi che lì vivono e lavorano, angoscianti.
RispondiEliminaLa natura sa risollevarsi, dovremmo ascoltare, rispettare ed imparare e invece...
Mi sto facendo pianti da giorni, non so nemmeno quando si potrà tornare a godere dei nostri monti. Due anni fa ci trovammo per ben due volte in seria difficoltà perché a primavera inoltrata una neve pesante aveva stroncato alberi e interrotto sentieri che erano franati, ora questo è moltiplicato all'ennesima potenza
EliminaIo davvero non ho parole davanti a una tragedia di questa portata e che vedo per la prima volta in tutta la mia vita. Ma mi chiedo il perchè di tutto questo, mi sembrano foreste fitte, protette di sicuro da scempi umani e allora perchè ho come l'impressione di vedere tanti soldati caduti dalla stanchezza, perchè un'immensità fitta di alberi può cadere così.
RispondiEliminaIo non conosco la montagna, ma mi sembra innaturale una strage del genere.
Ti abbraccio.
Dicono la forza del vento, la direzione assolutamente anomala del vento ( uno scirocco di quella potenza è anomalo da queste parti), l'effetto Venturi cioè il rafforzamento della potenza all'incunearsi in una valle e il terreno imbevuto all'inverosimile per la quantità d'acqua piovuta in pochissimo tempo
EliminaAh è la quantità di ore che è durato un vento di tale potenza
EliminaE' una terribile tragedia.
RispondiEliminaIl vento è arrivato anche qui in pianura.
In Rodiana, il posto delle nostre fiabe di famiglia ( un triangolo di alberi e cespugli attorno ad un rustico che sta in piedi per l'amore tribale di tutti noi), un massacro di alberi.
Che tristezza
EliminaSai Amanda, tutta una vita d'estate a Lavarone. Mi vien da piangere.
RispondiEliminaEh Zena è una settimana che piango
EliminaAnche a me è venuto da pensare agli abitanti del bosco, così come ci ho pensato quando è stata incendiata dolosamente la montagna sopra Pisa, che conosco bene.
RispondiEliminaLo sappiamo che di questi disastri abbiamo tutte le colpe, e allora mi viene da pensare che ok, l'uomo può pure farsi fuori con le proprie mani, tanto peggio per lui, ma il resto degli abitanti del pianeta perchè devono subire la sua stupidità e il suo egoismo? quanto sarebbero stati bene senza di lui?
Il mio stesso pensiero
Eliminami piange il cuore...
RispondiElimina