Sandralaveloce

Sandra va veloce, non è ferma, si inquieta se quieta, morde la vita, il pane, la pizza, parla, scrive, fotografa, cucina, ordina, rassetta, dimentica, poi di nuovo parla e mangia  con la bocca e con gli occhi, dico parla e mangia, con entrambi, gestisce, si accolora, sale, scende, fantastica ma poi calcola, corregge, si innalza su tacchi spropositati -12 centimetri - per fingere di avere ali, rinfresca prova a rinfrescarsi, poi suda, fa la doccia, impasta, inforna, sforna,  riparte, poi parla, anche nel sonno parla e non quieta, posso testimoniarlo davanti al giudice,  piange e ride e quando ride è forza che travolge le montagne, acqua che trascina nella corrente, fa la cagnara coi gatti e la gattara coi cani, a volte fa l'upupa ma è colpa del ciuffo, s'inventa, s'inalbera, poi cade sul divano e sentenzia di non volersi più rialzare ma è un attimo, una finta e dribbla e smarca e segna, la curva esulta lei la ignora platealmente, ma segretamente gongola, si incasina la vita da sola,  scasina quella altrui, soffia, sbuffa, brinda, beve, passeggia col cane che la guarda perplesso, smanetta sul computer, porcheggia, non si atteggia, non sbrina i parabrezza, brina improbabili corteggiatori, datele un rossetto rosso e vi solleverà il mondo, si smalta le unghie, aggiusta le luci, scatta, guarda, non si convince, sposta le luci, i piatti, perfino le briciole e poi riscatta, poi perde i file, li rimescola, li ritrova, paga bollette, assicurazioni, la sgrido, mi sgrida, la sprono, mi sprona, mi sostiene, la sostengo, abbiamo puntelli lunghi centinaia di chilometri e reggono da tempo, nel tempo, l'adoro, chissà forse mi adora.

AUGURI SANDRA