L'artista dissociato
In una stanza, attorno ad un tavolo sedevano: un ragazzo, un poeta, un sognatore, un editor, un romanziere, un editore, un fotografo e un amante abbandonato. Ma se un passante distratto buttava un occhio distratto a quell'interno riusciva a scorgere un uomo solo, intento a picchiare su una tastiera.
Il ragazzo, leggermente sovrappeso, anche se era andato via via smaltendo le rotondità della prima infanzia che gli avevano fatto corazza, una corazza che gli era scudo contro il mondo e nel contempo zavorra e gli legava i movimenti e le caviglie al suolo impedendogli di spiccare il volo, faceva schizzi con una Staedler HB di cui aveva mordicchiato il fondo e non serve interpellare Freud per interpretare il significato di questo vizio da cui non riusciva a liberarsi; sembrava completamente assorto e non si curava degli adulti attorno a lui. Il poeta sapeva che non sarebbe sopravvissuto senza le pene d'amore dell'amante abbandonato, vivevano come gemelli siamesi in perfetta simbiosi, e più uno penava e più l'altro trovava terreno fertile per nuovi versi che poi passava il tempo a limare. Il fotografo era stato presto abbandonato da tutto il gruppo, anche se il suo obiettivo era in grado di disegnare meglio della matita del ragazzo e di raccontare come lo scrittore, sapeva evidenziare le pene d'amore e colorare la sofferenza anche quando scattava in bianco e nero, rubava l'animo ogni volta che faceva un ritratto (si narra che ci siano donne addolorate per non essere state prescelte per uno dei suoi ritratti che ancora si domandano cosa non andasse in loro per non meritare un suo scatto) la sua colpa era di essere arrivato e di essersene andato prima dell'avvento di Instagram, gli avessero dato spazio adesso avrebbe spopolato, ma di lui tendevano a dimenticarsi tutti i convenuti a qual particolare convivio. Il sognatore era un bel tomo sognava a colori e in bianco e nero, di giorno e di notte, sognava a volte universi felliniani popolati di varia umanità, a volte nello stile scarno, essenziale, introspettivo di Antonioni ed invitava nei suoi sogni i grandi della terra, come sognava lui nessuno mai, era così prolifico, faceva sogni di città e sogni di campagna, sognava del passato del presente e del futuro, dicono che ci siano interpreti di sogni per la Smorfia dei giocatori del Lotto che vanno a fare tirocinio a casa sua perché gli esperti dicono che sia una palestra come poche. L'editor si era incattivito: sedeva dall'altra parte della barricata, leggeva pochezze di sedicenti scrittori e poeti poco avvezzi alla sintassi, alla grammatica e assolutamente piatti nella narrazione più del Po a Rovigo, convinti di scrivere meglio di Calvino, o di Leopardi dei quali per altro non avevano mai letto una riga, certi che solo la sorte ria, o la pochezza dell'editor si frapponesse tra loro ed un luminoso successo planetario e la lotta quotidiana contro quei maldestri tentativi letterari era causa di una gastrite fastidiosa che gli impediva di godere appieno delle ubriacature che ogni tanto erano necessarie a dimenticare certe odiose ed insistenti lettere semi minacciose che quelli gli inoltravano convinti che l'editor fosse il responsabile delle loro miserie umane. L'editore infine doveva far quadrare bilanci risicati, guardare alla qualità sperando di aumentare la quantità delle vendite, girando come una trottola per scovare fondi e finanziamenti e la sua barba si allungava e si imbiancava dovendo dedicare più tempo ai bilanci che all'arte. Ora capirete anche voi che se tutte queste personalità convivono dentro lo stesso involucro qualche motivo di disagio profondo uno finisce per provarlo, se poi uno si chiama Vitantonio Lillo Tarì per gli amici Lilluzzo la colpa della dissociazione non è nemmeno sua, è un peccato originale, quindi se incontrate Antonio Lillo e sembra parlare da solo concitatamente, non vi preoccupate, è assolutamente innocuo.
BUON COMPLEANNO LILLUZZIN
BUON COMPLEANNO LILLUZZIN
Buon compleanno Lilluzzin.
RispondiEliminap.s.
Leggo il suo blog grazie a te, e mi sembra che questo sia uno dei tuoi auguri più belli e ispirati.
Buon Compleanno Lilluzzin nostro, pezzo unico c'è lo teniamo caro caro
RispondiEliminace
EliminaLo so che Amanda conosce persone straordinarie. Se poi un autore è anche nato lo stesso giorno di Umberto Eco ed è così poliedricamente ragazzo, poeta, sognatore, editor, romanziere, editore e fotografo non si può far altro che associarsi agli auguri di buona vita.
RispondiEliminaPoi, con una descrizione così, se anche è stato "un amante abbandonato", sarà adottato da tutti i seguaci di questo blog. Vero, Amanda?
Direi un uomo rinascimentale. Auguri Lilluzzin.
RispondiEliminaLe persone affollate sono sempre speciali: un altro blog da perlustrare con cura:)
RispondiEliminazena