Lettere e lettiere
Giulia Pintus |
La Signorina Olga divide la casa con due gatti, anzi la Signorina Olga è al servizio di due gatti che, a dirla tutta, sono due veri despoti decidono gli orari, i suoi spostamenti, le concedono vacanze brevi, brevissime, praticamente gite fuori porta da concludere possibilmente in giornata. La Signorina Olga è stata insegnante elementare e se n'è andata in pensione poco prima di finire inchiodata a vita ad una lavagna dalla Fornero.
Sebbene un po' tornita, ha cura di se stessa: i capelli sempre raccolti in piccoli eleganti chignon, il filo di perle, un poco di rossetto ad accendere i sorrisi ed illuminare gli occhi, un sentore di profumo al mughetto, sempre lo stesso da 35 anni (il precedente era andato fuori produzione). La Signorina Olga è sempre stata a suo agio nella vita solitaria fatta di gatti, letture, teatro, mostre e amicizie. Ma vi prego non lasciatevi ingannare sotto quella apparenza convenzionale cova la brace della passione. La Signorina Olga da anni ha una relazione con il Signor Leonardo conosciuto ad un corso di aggiornamento durante l'ultimo anno di insegnamento. La storia è iniziata sotto forma di un'amicizia epistolare, è poi si è trasformata in amore, ancora oggi si scrivono roventi lettere piene di passione ed è proprio il Signor Leonardo la meta e la causa delle gita fuori porta della Signorina Olga. La Signorina Olga non è tecnicamente l'amante del Signor Leonardo (anche se stentereste a riconoscerla nella donna disinibita e focosa in cui si trasforma una volta che si è chiusa alle spalle la porta delle stanze in cui di volta in volta si fingono amanti clandestini) entrambi infatti sono liberi, lui era da anni vedovo quando si incontrarono, ma ognuno sta bene a casa sua e, a dirla tutta, poiché il Signor Leonardo è allergico ai peli dei gatti, la Signorina Olga ha scelto di non scegliere tra letti, lettiere e lettere
Bella storia, che ci sta tutta, bella la descrizione e ben pesati i termini usati. Non si improvvisa nulla.
RispondiEliminaMa grazie Alli
Elimina"letti, lettiere e lettere" poteva venire in mente solo a te.
RispondiEliminaVeramente lettere e lettiere è venuto in menta a Giulia
EliminaSecondo me quei gatti sono tremendamente gelosi del signor Leonardo, è per questo che non la lasciano dormire fuori :)
RispondiEliminaPuoi giurarci 😉
EliminaAh, meravigliosa definizione "non è tecnicamente l'amante di...".
RispondiEliminaNon diremo alla signorina Olga che esistono razze di gatti anallergici, (fra cui il Siberiano e il meraviglioso Gatto Norvegese delle Foreste), diversamente perderemmo tutta la magia del titolo e del racconto.
D'altronde, non c'era forse qualcuno che cantava:
"la lontananza sai, e come il vento
spegne i fuochi piccoli, ma
accende quelli grandi . . . quelli grandi" ?
Quella dei gatti anallergici è una sola, avendo un 3/4 allergico al pelo del gatto ma che non aveva fatto un plisset quando la gatta di mia sorella aveva deciso che "tu cas is mel che uan". Si cercava un gatto con le medesime caratteristiche prima dell'arrivo di Nenè, ci facemmo una cultura , parlammo con veterinari, allergologi ma la formula magica non esiste ci sono allergici e allergici e gatti e gatti, ogni naso e ogni gatto fa il suo gioco
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