Sogno di una notte di mezza estate

Murielmesini

Giovanna è piccola, ha mani paffute e capelli indomabili come lei. È estate e Giovanna è al mare con i nonni, la mattina gioca con i bimbi sulla spiaggia, il pomeriggio va a pesca con nonno Attilio sul suo barchino. Ed è stato in un caldo pomeriggio di mezza estate che Giovanna ha visto il nonno arrabbiato come non l'aveva mai visto; contravvenendo alla regola numero uno del decalogo del buon pescatore che il nonno le aveva fatto imparare a memoria e che le faceva ripetere sempre, prima di salire a bordo, Giovanna si è alzata di scatto facendo oscillare paurosamente la barca. Il nonno spaventato si è trasformato in una furia ed ha giurato che non la porterà più con sé, l'ha riportata a casa, le ha vietato il bagno e la guarda con due occhi scuri che la spaventano. La notte Giovanna fa sogni agitati, nel sogno la barca si è rovesciata e lei viene risucchiata dalle onde verso il basso, fino a quando il suo piede non tocca quello che lei crede essere il fondo. Sente un suono magico, quasi un canto e capisce di essere sul dorso di una balena, lì trova il barchino e sale a bordo. La balena le dice " ciao, sono Verena la balena, l'abbiamo scampata bella io e te oggi". Giovanna chiede a Verena "e tu cos'hai combinato?" Verena rispose "stavo morendo soffocata dalla plastica che voi uomini gettate in mare, e ora sono agitata e non riesco a dormire come te, vuoi farmi compagnia?" Giovanna sorride felice da dentro al barchino. Giunte a pelo d'acqua Verena prosegue verso il cielo, nuotando placida,  e per tutta la notte vanno insieme a pesca di stelle. Giovanna al mattino si sveglia con un sorriso e corre a chiedere scusa al nonno e da quel giorno pensa che il mondo è una casa bella che deve essere tenuta pulita per tutti gli esseri viventi. Ha deposto la lenza, ma nei sogni si incontra ancora con Verena per andare a pescare stelle