I senza sedia





Kalaillustrations



Se in una sera d'autunno, quando la luce si è fatta corta, ma l'aria non ha perso del tutto il suo tepore, passerai per le strette vie di un paese del Sud - strade fatte per il piede che cammina, non per lo pneumatico che sfreccia - potrai annusare l'aria e ascoltare il suono dei tanti passi che hanno lisciato e lucidato i lastricati. In quelle sere le sedie fuori dagli usci per le chiacchiere tra i vicini che scacciano la solitudine e sono le fondamenta delle comunità vengono presto ritirate, l'ora delle chiacchiere sull'uscio si fa breve, l'aria salmastra spinge a varcare le porte e a lasciare che all'interno a raccontare sia un rettangolo luminoso. Ma fuori, se avrai la pazienza di aspettare, il popolo dei senza sedia si raccoglierà numeroso. Le donne indossano il nero del lutto, gli uomini hanno mani che hanno conosciuto il lavoro duro dei campi. Le loro storie parlano del ritmo delle stagioni, di vite che iniziano e finiscono, della dignità nascosta tra le asperità della fatica. Di raccolti poveri che svuotano gli stomaci, di pesche ricche che riempiono le reti e allontanano la fame, di figli scappati lontano alla ricerca del pane perché sopravvivere ha orizzonti piccini, mentre vivere spalanca finestre sull'infinito. Il popolo dei senza sedia cresce ogni anno, anche quando  i paesi si svuotano. L'aria si riempie di cadenze antiche e quel lieve mormorio accompagna i sogni di quelli che restano

Commenti

  1. Perfetto, nei tempi, nelle immagini, negli odori e sapori. Brava.

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  2. Ho passato l'infanzia su quelle sedie,
    A ricamare ascoltando "i fatti" e le storie paurose.
    Poi me ne sono andata e quando sono tornata le sedie non c'erano più.

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  3. Le sedie torneranno, ripeto
    le sedie torneranno e saran popolate di diversi colori. L'umanita' ha superato i massimi e la decrescita e' per coloro che son felici con poco

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  4. Risposte
    1. Grazie a te che dedichi sempre un po' del tuo tempo a leggermi

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  5. Pensieri autunnali? È tutto quel freddo che ti sei andata a cercare a farti confondere le stagioni😃😃
    Bello e vero lo scritto, in effetti si veste dei colori caldi dell’autunno. Brava sempre.

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  6. mi hai fatto venire in mente l’intervallo della Rai, immagini meravigliose di un’Italia lontana.

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  7. Quando le immagini incontrano le parole e a vicenda si prestano qualcosa, nascono storie preziose. Così:)

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  8. Quando c'erano le sedie ascoltavo le storie di nonno, storie di guerra, di caccia, di cani, di terra dei campi poi la sedia è sparita e io adesso vorrei ritrovarla per raccontare alla mia Bianca quelle storie ma non ho sedia, non ho Bianca e no so se avrei storie.
    Ma te sei brava

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    1. Come sarebbe "non ho Bianca" dove l'hai imboscata?

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  9. su quelle sedie, coi compari d'uscio, c'ho visto passare treni, c'ho mirato il sole inseguire la luna che, beffarda, scattava vanti con colpo di rene, ogni qualvolta lui le annusava il collo

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