Bologna piange
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.20
il cielo è un forno di pane pronto per la cottura
scappare sul mare di questa pianura e poi
approdare a isole azzurre felici ma tu
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.21
dicevi dicevi tu dicevi che hai bisogno di riflettere
se in questi giorni le parole hanno un senso
anche fra noi
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.22
d’accordo, non si può buttare via niente
d’altra parte non è possibile conservare tutto negli angoli della
memoria
salvare l’indispensabile
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.23
lo so che non sono migliore o peggiore di tanti
cerco con gli anni di diventare diverso
ho fatto errori tremendi
ma non mi sono mai consolato
la vita non è una prova di formula uno
per guadagnare la prima griglia in partenza
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.24
dammi la tua mano
vivere una volta per tutte definitivamente
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.25
senza un fiato di vento il cielo ha buttato
un grido tremendo
un sole nero corre per le strade
io voglio provare i miei sentimenti come su una lastra di fuoco
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.26
ahi il cuore
piange piange adesso piange come un sasso che ha vita
chiamano contiamo i morti
la libertà è lì a terra ferita
non possiamo più dare
soltanto pietà
questa estate è finita
BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.27
ma dammi la tua mano
io non mi rassegno non mi voglio rassegnare
Roberto Roversi
Ho idea che se ti mancano queste memorie non capisci quanto sia difficile la manutenzione della democrazia, il campo minato su cui stiamo camminando in questi giorni farebbe pensare che quello che è successo a Bologna non c'abbia insegnato niente, io invece ho fiducia che stia arrivando una nuova generazione che soppianterà i cialtroni di oggi e ritornerà a capire quello che è successo in quegli anni.
RispondiEliminaMe lo auguro anch'io
EliminaQuesto tuo impegno nel ricordare e' preziosissimo ed un grande esempio per tutti. Grazie di cuore.
RispondiEliminaDi tutte le stragi e i delitti di quegli anni terribili, quelle compiute colpendo nel mucchio ," chi ciapo ciapo" si direbbe qui, sono quelle che non posso, non voglio, non devo dimenticare e chiedo che nessuno lo faccia mai, la nostra storia sono quei volti, quei corpi violati e smembrati sulla strada delle vacanze, nei propri lettini per la strage di via dei Georgofili, in una banca, in una piazza, la storia siamo noi, e chi ci vuole raccontare che mafia e fascismo sono altro deve sapere che abbiamo memoria e la diffondiamo
EliminaConcordo con il post e con i commenti, come la risposta che hai dato qui sopra. Non possiamo essere il paese delle "mezze verità" (parafrasando una canzone di Fabri Fibra). Ma soprattutto non possiamo dimenticare. Hai fatto bene a dedicare un post
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
A presto
EliminaGrazie per questo (seppur doloroso) ricordo.
RispondiEliminaRicordare le stragi fasciste è un dovere civile.
La penso come te, soprattutto adesso
EliminaEcco puntuale, come tutte le cose belle di questo blog, il ricordo della madre di tutte le stragi (quanto meno per dimensioni della furia omicida e devastante).
RispondiEliminaAnche quest'anno non ho potuto partecipare al corteo, che dicono ancora più affollato del solito, ma qui a Tenerife ospite di mio fratello, con un'ora di anticipo per il fuso orario, abbiamo ascoltato la diretta streaming su una radio petroniana.
Come sempre, le parole più efficaci e pragmatiche le ha pronunciate Paolo Bolognesi, il presidente dell'associazione dei familiari: ci ha ricordato che da pochi mesi, con la desecretazione degli archivi, si è aperta una nuova fase giudiziaria che potrebbe finalmente mettere luce su molte trame oscure di mandanti, collusi e depistatori.
La sua inflessibile determinazione, che ha contribuito a questo, dà nuova speranza a chi rifiuta di rassegnarsi.
La sua determinazione dovrebbe essere la nostra, chiunque di noi, anche chi non era ancora nato, poteva sedere su un treno, in una sala d'attesa quel giorno come ogni giorno
EliminaOgni volta, ogni volta che arrivo a Bologna non posso non pensare che li è stato l'inferno.
RispondiEliminaAnch'io ma c'è chi siede sotto la lapide non era ancora nato, nessuno gliene parla o gliene parla come se la cosa non lo riguardasse, e non prova alcuna curiosità a capire
EliminaCome sempre, fondamentale ricordare.
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