Spogliati tutta
mostrami serena
le rughe
le piaghe,
non temere
sono come te
ferito
spaventato dalla vita.
Strappa con rabbia
i veli orientali adornanti
quelle maschere di ghiaccio
che occultano lividi,
mostrati fiera
nei tuoi lineamenti.
Quando sarai spoglia,
come un albero d’autunno
e solo quando sarai nuda
indifesa come un neonato,
ti mostrerò le mie ricchezze
custodite in un forziere
di vetro sottile.
Ti donerò sincero
la mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste,
ti porgerò poi,
in un vassoio
di rose bianche,
la verginità della mia anima
Che Guevara
Bella, bella, non la conoscevo questa del Che. Mi piace!
RispondiEliminaQualcuno gliela attribuisce con certezza, qualcuno no. Comunque è splendida
EliminaSì, io penso sia sua.
EliminaBuon Primo Maggio a te 🌹.
Buon 1maggio
Elimina❤️
RispondiElimina"Ti donerò sincero
RispondiEliminala mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste"
Forse solo così ci si dona veramente a qualcuno.
Meravigliosa. Grazie.
Nemmeno io sapevo di questa poesia del Che. Sia come sia ti avvince.
RispondiEliminaDecisamente
EliminaNon la conoscevo, davvero bella.
RispondiEliminaMa come scrivi poesie che non ricordi 😁😁😁
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