La morale di Darwin






A est della mia città è sorto, nel 2005, un enorme scatolone blu e giallo del noto mobilificio svedese, subito fuori del casello dell'autostrada. Quando ancora la crisi si annusava ma non feteva di carogna, si pensò di attaccare al mobilificio svedese anche un centro commerciale e si fecero ponti, rotatorie, bretelle per raggiungere la scatola blu e gialla e il suo vicino centro commerciale, ma deve essere nato male quel centro commerciale perchè l'unica volta che ci sono stata, in una libreria per la presentazione del libro di un amico, già il centro commerciale stava morendo di morte naturale, tanto che dopo la presentazione ci salutammo perchè o si andava a bere succo di mirtillo al mobilficio svedese o ormai non c'era quasi nessuno spazio commerciale affittato, neppure ad un bar, dopo qualche mese chiuse anche la libreria. Ma già si erano venduti anche l'area oltre il ponte Darwin (così sta scritto sul viadotto che sovrasta il cubo blu e giallo e che porta, in città o in tangenziale, dall'autostrada) e dato che per due anni avevo l'ambulatorio da quel lato della città passando in bus vedevo questo enorme buco scavato per il nuovo mostro che però questa volta non "sorgeva". Era una ferita enorme, una oscenità. Ieri sono passata in bus e dopo due mesi e mezzo di piogge incessanti il buco è diventato un lago, la vegetazione sta riprendendo il sopravvento e, cosa spettacolare, le anatre ne hanno preso possesso, io ci pianterei degli alberi attorno, di quelli che crescono velocemente e lascerei che la natura si impossessi nuovamente di ciò che l'uomo rapace le aveva sottratto.
Evviva la decrescita

Commenti

  1. EVVIVA! :)

    (decisamente questo tuo post ha il profumo della primavera)

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  2. Risposte
    1. Zio si parlava di 4 soli a motore ieri sul blog di Luca Bianchini di Vanity Fair e non ho iniziato io! :)

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  3. Avanzi la decrescita. Lunga vita al germano reale!

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  4. Decrescita, sì!!!
    E la crisi, in fondo, sia pure con tutta la sua portata di disagio, ingiustizia e dolore, può portarci in quella felice direzione.

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  5. bisogna aspettare almeno 25 anni perchè un'opera dell'uomo diventi completamente inutilizzabile. (Alan Weisman, La Terra senza di noi)

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  6. E' proprio vero allora che i padoani tuti dotori!
    Però è bello, sarà costato un occhio ma almeno è bello.
    Se aspetti il prossimo anno vedrai che saranno già cominciati a nascere i pioppi.
    Dalla Trip ho scritto una cosa che vale anche per qui, ciao,

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  7. Sì, evviva! Mi hai fatto venire in mente un bel libro, "Il mondo senza di noi", dove si racconta come la natura riprenderebbe possesso dei luoghi che le sono stati strappati... ciao, ora vado a fare la valigia!

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  8. Sìììììììììììììììììì, viva la decrescita!!!!!

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  9. Ci sono passato davanti ieri mattina con mia moglie e la sua amica Elettra. Mia moglie mi ha chiesto se era un lago (a proposito di cose lacustri...). E' la giusta nemesi, no? Sì alla decrescita!

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