Deus ex machina
Giulio Mozzi ha proposto questo esercizio per imparare a raccontare, ed ho deciso di cimentarmi
E' una mattina di tardo autunno, non una di quelle giornate in technicolor che solo l'autunno sa confezionare, no, una di quelle mattine bigie con cieli bassi a fare da coperchio.
Natalia esce di casa ostentando la sfrontatezza dei suoi venti anni.
Le ragazze sicure di sè indossano gonne lunghe tigrate sotto cappottini bordati di stelle e raccontano della propria vita, a voce stentorea, alle amiche, incuranti di avere un pubblico, o forse raccontano a quel pubblico dimentiche delle amiche.
Natalia volge lo sguardo verso dei bimbetti che giocano a pallone, non sono più molti i bimbi che giocano a pallone per strada di questi tempi, con la coda dell'occhio nota Lorenzo, e anche se lei non conosce il suo nome, ormai lo riconosce, sono giorni che lo vede sotto casa sua, e ciò che nota di lui è la sua manifesta trasparenza.
Lorenzo indossa perfino abiti che lo fanno confondere con i colori di quel grigio autunno.
Lorenzo di anni ne ha ventiquattro e non ha mai saputo cosa fosse la sicurezza in se stessi, vive goffamente da sempre.
Lorenzo di Natalia ha visto, un giorno, il blu degli occhi ed il sorriso e per la prima volta nella sua vita ha avuto una certezza: "devo trovare il modo di annegare in quel blu".
Natalia comincia a raccontare alla sua amica Sabrina che questa volta con Giovanni è finita, desidera che Lorenzo ne venga a conoscenza, ne fa un proclama, sa di stuzzicarlo .
Sorride alla signora col carretto della spesa che si è voltata udendo il suo racconto, schiva il netturbino, vestito come una spremuta d'arancia, che spazza le foglie.
Lorenzo la segue, cercando di non farsi notare si nasconde dietro al tronco di un'esile betulla cittadina e quando si rimette all'inseguimento quasi travolge la stessa signora con la spesa che ha appena sorriso a Natalia.
Un vaso caduto da un balcone schiva Lorenzo che per un solo istante si distrae dal suo proposito di avvicinare Natalia per riuscire finalmente ad ottenere un appuntamento.
E' il segno che gli dei hanno iniziato il loro gioco del gatto con il topo con Lorenzo e con il suo amore: semplice e poco divino scombinare i piani di un perdente nell'animo.
Lorenzo quasi travolge il netturbino d'arancio vestito, il fato lo punisce con una pallonata sul viso, il distacco tra lui e Natalia si fa maggiore ad ogni intervento divino, Lorenzo risponde aumentando il ritmo del suo inseguimento.
Viene allora quasi travolto da un uomo che corre e cade ai suoi piedi e nel cadere rovescia una scala sulla quale sta lavorando un muratore che resta appeso nel vuoto.
Lorenzo appare combattuto tra il suo desiderio di soccorrere l'uomo e il bisogno impellente di non perdere Natalia, quest'ultimo ha il sopravvento e quella omissione di soccorso suscita lo sdegno di due "omarini" anziani venuti nei pressi del cantiere per seguire lo svolgersi dei lavori.
Non esiste cantiere senza "omarini".
Natalia continua a raccontare a Sabrina, ma tiene d'occhio Lorenzo.
Il fato umilia Lorenzo, gli lorda gli abiti di polvere di cantiere, ma tutte queste avversità sembrano renderlo insolitamente sicuro e decide che quello sarà senza ombra di dubbio il giorno in cui riuscirà a parlare con Natalia ed acquista per lei un mazzolino di fiori da una venditrice ambulante per continuare poi risoluto il suo inseguimento.
Scoppia una rissa per strada a pochi passi da Natalia, che continua il suo racconto a Sabrina.
Lorenzo viene coinvolto, suo malgrado, e perde terreno rispetto alle due amiche, ma poi si riavvicina nuovamente ed è proprio allora che un ciclista viene travolto da un'auto, un'anziana signora in giacca rossa chiede a Lorenzo di partecipare ai soccorsi, lui la strattona, non tollera altre intromissioni.
Le due amiche si congedano sulla scena dell'incidente, Natalia non scorge più il ragazzo trasparente, i ragazzi trasparenti vestiti d'autunno in un giorno autunnale finiscono sempre con l'essere smarriti strada facendo.
Passa il pickup rosso di amici di Natalia che sale con loro e si allontana nella periferia cittadina.
Lorenzo giunge nel piazzale appena in tempo per scorgere Natalia nel cassone del pickup, ma non vuole rinunciare al suo proposito e si appropria dello scooter di un ragazzo che era accorso sul luogo dell'incidente.
Il proprietario dello scooter dalla chioma rossa leonina rincorre Lorenzo con scarsi risultati.
Lorenzo insegue il pickup ed è a questo punto che gli dei si giocano l'asso: un carico di scatoloni viene seminato da un carretto in mezzo alla strada.
Natalia si allontana, Lorenzo, vinto ancora una volta, cede
Chi cavolo le fa le sceneggiature dei video?
Le regole dell'esercizio mi sembrano fin troppo rigorose, però sei riuscita a ricavarne una bella storia romantica in perfetto stile amandico.
RispondiElimina:D lo stile amandico
EliminaRocky sostiene che in questa storia ci stava benissimo anche lui.. ( Lorenzo addentato ai talloni da un cane tre-zampe che aveva riconosciuto in lui l' odiato agente immobiliare. ..)
RispondiEliminama no povero! non vedi che non c'ha lo stile dell'agente immobiare
EliminaCome no! Corre dietro alla Natalia perché non gli ha pagato la percentuale sulla vendita del box... a Rocky piace vedere le cose dal suo personalissimo punto di vista. .:)))
RispondiEliminaDì a Rocky che l'incontro con 'immobiliarista l'ha troppo turbato :D
Eliminadimmi che video era
RispondiEliminache con una storia così
non compro niente.
Paolo sta lì sopra il racconto the big mistake della Imbruglia
Eliminadifficile!
RispondiEliminaper quello dico mi cimento :)
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