Vita dura per gli angeli 3

Lorenzo Moya

Ho un'amica che forse non sa neppure di esserlo, ma per me lo è, ed è un angelo, e non sa neppure di esserlo, ma per me lo è. Certo com'è noto non ci sono più gli angeli di una volta. La mia amica angelo per esempio voleva fare circa la guerrigliera in Chiapas ma poi l'agronomo  filoguerrigliero di cui si era  invaghita, aveva l'ascella troppo odorosa ed oggettivamente era uno stronzo quindi è tornata a più miti consigli e si è sposata un artista che distilla tinture per clonazioni epigenetiche mentre per dire i nostri mariti, quando li abbiamo, vanno in ufficio a lavorare, e colleziona meteoriti, mentre i nostri, quando li abbiamo, collezionano fumetti o cd o i più musicofili vinili (siamo ancora di una generazione in cui si collezionano cd o vinili). La mia amica angelo ora  ciapulla, ma cerca disperatamente qualcuno con cui ciapullare e di questi tempi qualsiasi posto del mondo va bene per ciapullare tranne l'italiA (tutta) e San Francisco e lei per quanto giri e giri sempre qui o lì finisce. Nell'intervallo tra un tentativo di chapullata e l'altro fa l'angelo (insomma il titolo bisogna pur guadagnarselo) ovvero legge esattamente ciò che piacerebbe leggere a me, io probabilmente sogno un'idea di libro che mi piacerebbe leggere, forse le arriva l'elenco telepaticamente (non chiedetemi i particolari del sistema perché capocciona come sono non li ho capiti) fatto sta che essendo io davvero negata per le lingue, lei che è un angelo di amica, si fa un mazzo tanto, e me lo traduce il libro che io ho sognato di voler leggere. Così mentre io penso:" Come sarà Franzen?" Lei ci va a fare bird watching insieme e mentre io immagino il kimono delle spose venute per mare della Otsuka lei ne dipinge le sete in tramature italiane. Ho sognato ancora un racconto fantastico la scorsa notte, ora faccio come si fa con il topino dei denti, lascio per lei qualche verso sotto il cuscino, prima o poi un altro libro fantastico arriva

Auguri Silvia