Amo il bianco tra le parole





Amo il bianco tra le parole
il loro margine ardente,
amo quando taci
e quando riprendi a parlare,
amo la parola che spunta
solitaria
sullo specchio buio del vocabolario,
e quando sborda, va alla deriva
con deciso smarrimento,
quando si oscura
e quando si spezza,
si fa ombra.
Quando veste il mondo,
quando lo rivela,
quando fa mappa,
quando fa destino.
Amo quando è imminente
e quando si schianta,
quando è straniera,
quando straniera sono io
nella sua ipotetica terra,
amo quello che resta,
dopo la parola detta,
non detta. e quando è proibita
e pronunciata lo stesso,
quando si cerca e si vela,
quando si sposa
e quando è realtà di muri
limite che incaglia al suolo,
quando scorre candida
e corre per  prima a bere,
quando preme alla gola,
spinge all'aperto,
quando è presa a prestito,
quando mi impresta al discorso
dell'altro, quando mi abbandona.
Non voglio una parola di troppo,
voglio un silenzio a dirotto,
non un commercio tra mutezza e voce,
ma una breccia,
una spaccatura che allarga la luce,
una pista delle scosse.
Dammi un ascolto che precipita -
parola.
Che nasce

Chandra Livia Candiani, La bambina pugile. Einaudi

Commenti

  1. Ah, Amanda, queste poesie sono boccate d'aria fresca :-)

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    1. pensa un po' che quando l'ho letta ho pensato proprio a te :)

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  2. Questa è davvero una tra le più belle che abbia letto nell'ultimi tempi.
    Grazie Amà

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    1. puoi leggere altri suoi versi qui e una poetica auto presentazione della poetessa qui

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  3. ogni tanto una poesia così ci vuole proprio!!!! grazie passerotta!

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  4. le poesie sono attimi magici da tenere stretti

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