Gnomica
Non eri
tu
che
amavi
leggere
in video
anche
le spoglie
più
stanche
del mio
fragile
pensiero
digitato
sulla
tastiera?
Illusa
eri, io
ti
dicevo
(e tu
non mi credevi)
che era
solo
il
rumore dei tasti
a
recitare
il
meccanismo
del
pensare.
Ora lo
sai: è
la
scienza del limite
il mio
orizzonte.
Puoi
lasciarmi
affogare
nei
torpori di primavera
che
svaniscono
al
torvo incedere
dell'afa
di prima estate.
E non
dimenticare
che
sempre esiste
un
altrove,
che
sempre la vita
vive a
spese d'altra vita.
Conservati
sempre
un
pezzo
di quel
dove
da
consumare
nascosta,
con chi
vuoi,
quando
l'io
ti
sfugge e tu,
divisa,
non sai
dove andare
o
tornare. O star ferma
per
restare intera.
Fino a
quando?
Enzo Golino
non hai resistito....
RispondiElimina:)
Eliminaimpegnativa!
RispondiEliminadici che dovevo aspettare l'autunno? :)
Eliminaconservare sempre per se stessi un piccolo "altrove" dove potersi rigenerare, anche in solitudine, perché no..!
RispondiEliminavero? :)
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