Boule de neige




Mentre pedalava spedita presso le mura della città di L., la piccola Signora O., dalle cui labbra sgorgava una melodia e dal cui cuore sgorgava un sorriso, venne travolta da una folata di vento gelido, pareva quasi che dopo il tunnel per neutrini pigri, qualcuno dei nostri illuminati politici, avesse fatto scavare nottetempo una galleria del vento, ad esse italica, dalla città di T. alla città di L. per bora transfuga, la peggiore bora degli ultimi 213 anni secondo i dati meteorologici. I corti capelli della piccola Signora O. si rizzarono dritti, gli occhiali sembrarono diventare un tutt'uno con i bulbi oculari, donandole un aspetto intermedio tra la nipote di Einstein ed un riccio allarmato; le mani saldamente ancorate al manubrio, i piedi strettamente puntellati ai pedali, la donna faticava a mantenere la rotta e l'equilibrio, l'ennesima folata di quella specie di tornado  ebbe il sopravvento e la poveretta venne trascinata via e l'ultima cosa di cui ebbe coscienza, un attimo prima di battere violentemente il capo, fu quella che la terrorizzò più di tutte: al di fuori di quel tunnel, in cui pareva essere caduta, tutto era assolutamente immoto, le foglie ormai ingiallite dall'autunno non parevano minimamente scomporsi. Dopo il buio dell'incoscenza la piccola Signora O. si ritrovò improvvisamente in una enorme palla di vetro, semiaccecata da una luce intensa e fu allora che sentì un grugnito ripetuto, poi percepì alcune parole che le parvero in russo, sette o otto parole in latino, tre in greco, una decina in inglese e finalmente una voce artificiale e monocorde, in un parente lontano dell'italiano, disse "Buono giorno tu stare ospitata in nostro pianeta, noi fare male no te, tu tranquillizzata". Alla poveretta prese un coccolone, chi le stava giocando uno scherzo di così cattivo gusto, dove si trovava, quanto tempo era rimasta priva di coscienza, i suoi cari erano spaventati per la sua assenza? Ed era lì aggrovigliata nei suoi ansiogeni pensieri quando la bolla in cui stava venne scossa e lei scivolò lungo la parete liscia, si ammaccò ancora un poco e si trovò in preda al panico più totale ad osservare l' enorme occhio giallo di un essere a metà tra un tirannosauro, un blob informe e una zucchina enorme da cui spuntavano arti oblunghi e pelosi che terminavano però con due pinze metalliche. Il cuore della piccola Signora O. perse qualche colpo, poi ne ritrovò anche troppi e dopo aver cacciato un urlo la sventurata perse nuovamente i sensi per qualche secondo, si svegliò che stava scivolando su e giù per la bolla che veniva scossa da "Occhiogiallo" che tuttavia la osservava con sguardo assolutamente preoccupato più che famelico o cattivo. La piccola Signora O., che non mancava certo di coraggio, viste le molte prove cui la vita l'aveva sottoposta fino a quel momento, sostenne lo sguardo e ebbe la certezza che, almeno in quel frangente, l'esserone pareva innocuo e così tentò una sorta di approcciò stile Totò e Peppino  a Milano " Io, io " balbettò nuovamente indicando se stessa, "terrestre, donna, Italia, dove essere io?" Lo zucchinone peloso dall'occhio giallo, sbattè una sottospecie di palpebra due tre volte con fare perplesso ed infine emise una serie di grugniti, alla fine di ognuno dei quali nell'aria si diffondeva nuovamente la voce monocorde :" Io conosco che tu donna, Italia, terra, se tu non parleresti invece italiano bene, mio traduttore simultaneo non traducesse per me buono". La piccola Signora O. guardò fisso nell'occhio giallo lo zucchinone e sospirò pensando:"da che pulpito!". Occhiogiallo le disse che stavano facendo studi sul suo pianeta riguardanti le tendenze autodistruttive degli esseri terrestri e che prelevavano a caso un abitante del pianeta, lo studiavano per qualche tempo e poi lo rilasciavano e che questa volta era toccato a lei, non le sarebbe stato fatto alcun male. La piccola Signora O. disse quindi che a quel punto la preoccupazone principale era per i suoi familiari che sarebbero impazziti all'idea di essersela persa nello spazio siderale. Lo zucchinone le disse di non preoccuparsi che lo scorrere del tempo aveva andamenti completamente diversi nei due pianeti e che nessuno si sarebbe accorto della sua assenza. Le chiese quindi "Noi inoltre cosa recapitando te per assassinare meteo durante tinello?" Alla piccola Signora O. ci volle un po' per comprendere che le chiedevano se volesse qualcosa per ingannare l'attesa durante il soggiorno forzato. Prima chiese di poter visitare il pianeta facendo due passi, ma Occhiogiallo le disse con aria affranta " Nostra aria cattiva a te, fuori bolla, ma noi doni recanti in bolla". Allora la piccola Signora O. chiese un paio di occhiali da lettura, della tela aida, del cotone ed un ago da ricamo. Ora non ci è dato di sapere se la parte relativa all'hobbistica fosse ancora carente nel traduttore simultaneo italiano- zucchinonese, tuttavia dopo un po' di tempo si materializzò Occhiogiallo con dei colori, un paio di sci con annessi scarponi, un seghetto, del compensato e della carta bianca, la piccola Signora O. guardò i doni perplessa e subito lo zucchinone fece uno sguardo mortificato. La piccola Signora O. che nella sua intera esistenza non aveva mai criticato un solo regalo, disse allora che si trattava proprio di ciò che aveva sempre desiderato, si fece calare i doni nella bolla e pensò che avrebbe ben dovuto servirsene in qualche modo. Era lì che pensava e ripensava quando si illuminò di gioia e si mise a lavorare di gran lena, disegnò sul compensato i contorni degli edifici della piazza a lei più cara e li dipinse magnificamente, dipingere era stato per anni il suo mestiere, poi li tagliò col seghetto e ricostruì quello splendido anfiteatro dentro alla bolla, quindi si dedicò alla carta, intagliò meravigliosi fiocchi di neve in miniatura con la forbicine per le unghie che aveva con sè nella borsa al momento del sequestro spazio temporale, infine indossò sci e scarponi che aveva bloccato sotto la pavimentazione della finta piazza, coprì la piazza così ottenuta di tutti i fiocchi di neve e ci si nascose sotto. Quando, dopo un tempo non umanamente quantificabile, Occhiogiallo tornò dalla sua ospite non la trovò nella bolla, un gemito straziante strinse il cuore della piccola Signora O. che però resistette alla tentazione di uscire a consolare lo zucchinone; lo zucchinone a quel punto rovesciò sottosopra la bolla creando un involontario effetto palla di neve, la piccola Signora O. spuntò sorridente al centro della piazza "tatan!". Occhiogiallo fece quello che la piccola Signora O. stabilì trattarsi di un sorriso e ripetè rapito più e più volte la manovra emettendo sonori grugniti sempre più entusiasti. Fondamentale per l'incolumità della piccola Signora O. fu lo strategico blocco di sci e scarponi sotto il piano della finta piazza. La boule de neige improvvisata fu portata in trionfale turnè per tutto il pianeta ed agitata milioni di volte, a parte un po' di nausea nelle serate che prevedevano più spettacoli la piccola Signora O. non ebbe mai a soffrirne e godette di una inaspettata notorietà in quel lontano pianeta, ed una volta riportata a casa non sapendo come spiegare al marito ed ai figlioli la sua straordinaria avventura, disse semplicemente che aveva finalmente trovato un nuovo lavoro che la entusiasmava almeno tanto quanto dipingere presepi, era stata infatti contattata da una ditta che produceva bolle di neve su suo stesso disegno. Mai si videro bolle di neve più belle per tutto il sistema solare ed oltre, solo i familiari non sapevano spiegarsi come mai ogni volta che venivano a prelevare i pezzi prodotti nel piccolo laboratorio artigianale soffiasse un vento gelido, ma così gelido, perfino in piena estate.


Buon compleanno Oriana

Commenti

  1. Auguri Oriana!
    Festeggiamo con un bel bicchiere di Chianti e svariate fette di buccellato!
    O di biroldo, nel caso in cui tu preferisca il salato al dolce.
    Buona festa.

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  2. Oriana, che regalo questo racconto!!!!

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  3. Felice Compleanno Oriana! Tanti auguri a te dolcezza, la vita ti sorrida sempre <3
    ...ora quando guarderò una boule de neige ti penserò e....,sono sicura, ti vedrò :)

    Amanda riesci sempre a stupirmi anche se lo so quanto sei brava !

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  4. buon compleanno oriana e complimenti alla romanziera.
    un racconto stupendo, mettimi in una palla di vetro per favore!

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  5. ho pianto...giuro ho pianto.. cosa ho fatto io per meritarmi una così "stupendevole" amica? Sì, una palla di vetro dove raccoglierci, tutte noi in un meraviglioso abbraccio....Amanda ti voglio un mondo di bene

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  6. Auguri di cuore (di mille e mille passeggiate serene nella sua splendida piazza) alla cara Oriana, nuova vittima degli straordinari-auguri-che-fanno-sempre-piangere, mica cotiche!

    Posso entrare anch'io in quell'abbraccio collettivo?

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  7. Auguri Oriana, ma voglio anch'io una bolla di neve, devono essere bellissime essendo già molto belle quelle d'acqua.

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  8. Auguri! Rocky ha detto che organizzerà un party anche per te!!

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  9. Ciao cara Oriana si ci sono per aggiungermi al gruppo per dirti TANTISSIMI AUGURI e un abbraccio

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  10. Auguri Oriana, tanti auguri a te per un mondo di bene! Buon Compleanno!!!! e.. che begli auguri che hai ricevuto!!!

    Complimenti Amanda!!

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  11. Tantissimi auguri, Oriana! E Amanda continua a distribuire i suoi splendidi doni.

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  12. grazie a tutti e soprattutto ad Amanda per la sensibilità e fantasia.... ho voglia di abbracciarti anzi di stritolarti di abbracci... :)

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