Monica: l'acrobata
E' che forse non ce l'ho una foto di Monica da sola, siamo sempre insieme, in tanti o in tre con il suo inseparabile Eugenio, uomo della sua vita, o con i bimbi, in gita o alle feste, tutte le feste comandate, come questa della mia laurea, come quella del matrimonio loro: 31 anni, 4 mesi e sei giorni ieri, non ce ne sarà uno di più, ed è comunque una vita. Una vita piena fatta di una intesa invidiabile, una condivisione assoluta. Loro sono gli acrobati di cui vi ho raccontato qualche giorno fa, l'altra sera Eugenio è sceso dal trapezio, è arrivato a casa ed ha messo via il suo spazzolino; era osceno che quello stupido oggetto quotidiano potesse stare nella casa in cui lei non sarebbe mai più entrata, ormai sapeva che dal suo volo Monica non sarebbe tornata. Abbiamo continuato ad illuderci e disilluderci per 35 giorni, e più ci sconfortavano le notizie un giorno più ci aggrappavamo e quelle esili speranze che arrivavano 12 o 24 ore dopo. Ce l'ha portata via una stupida influenza, la banalità del male si è insinuata in un equilibrio fragile, dopo tre anni di malattia, proprio nel momento in cui doveva scattare la sua seconda chance. Siamo state bambine e poi adolescenti e poi donne insieme. Ci siamo tenute a portata di voce sempre. I suoi figli hanno chiamato nonni i miei genitori, ho cambiato loro i panni, li ho portati in bici sugli argini, ho inventato per loro favole, c'ero il giorno in cui sono saliti all'altare. Oltre 40 anni di vita comune. Di una sola cosa ringrazio la malattia che ce l'ha rubata, le ha insegnato a vedere le sfumature delle cose, lei che era manichea aveva arrotondato gli spigoli. Glieli avrei lasciati tutti pur di tenerla ancora con me
Amanda.................... ti voglio bene....
RispondiEliminaoggi è dura
EliminaOh, Amanda, mi dispiace tantissimo. Un abbraccio forte forte forte.
RispondiEliminaCommozione e tristezza. Tanta tristezza.
RispondiEliminaNon mi piacciono i funerali e tutti i riti del commiato inclusi gli applausi a fine cerimonia. Preferisco il silenzio. Oggi, però, il sacerdote, all'inizio della messa per un amico scomparso, ci ha chiesto di ricordare la vita ricevuta, solo questo, nient'altro. La vita ricevuta! una buona risposta tra le tante che ci passano per la mente nella ricerca di quella definitiva.
RispondiEliminaAmanda cara, un forte abbraccio e un pensiero.
RispondiEliminaLa vita :(
RispondiEliminaNel momento in cui il dolore manifesta tutta la sua assurda ragione di essere nella nostra vita, il conforto che può dare la vicinanza delle persone care mostra il suo limite, un po' miseramente, ma è l'unico dono che si può ricevere, oltre alla propria forza d'animo.
RispondiEliminaApri il tuo cuore a tutto l'affetto e il calore che ti possiamo dare, cara amica.
Ne so qualcosa...e so che si ha bisogno anche di silenzio e di stare soli con i propri pensieri......Perciò silenziosamente io e Rockyno ti abbracciamo
RispondiEliminaterribile, un abbraccione forte forte
RispondiEliminache immenso dolore....un abbraccio affettuoso Amanda <3
RispondiEliminanon so cosa dirti. davvero. mi pare di essere di troppo.
RispondiEliminami dispiace tanto.
ti penso
<3 un abbraccio
RispondiEliminaQuel post non l'avevo commentato perchè non ero sicura di averlo capito, mi sembrava triste e speranzoso allo stesso tempo. Ho pensato alla mia migliore amica, quella che conosco da quando avevo 4 anni, e mi sono venuti i brividi. Ti stringo forte, non credo di riuscire a far altro da qui e forse non c'è comunque altro che io potrei fare se non darti una carezza.
RispondiEliminami sono venuti i brividi e le lacrime agli occhi.... mi dispiace tanto, un abbraccio grande davvero
RispondiEliminagrazie Ernest e grazie a tutti voi
RispondiEliminadifficile commentare la vita, quando viene raccontata con tutto il cuore...
RispondiEliminaun abbraccio...