Lupi in inverno





domenica 27 dicembre, ore 8 del mattino, per strada ci siamo solo:
  1. Io, a caccia di uno straccio di edicola aperta per prendere i giornali a mio padre, ormai con le bave alla bocca dopo due giorni di astinenza dalla sua attività principale del mattino; la ricerca risulterà molto più complessa di quella del sacro graal per Giacobbo
  2. la nebbia, che da due mesi ha preso possesso della città con una arroganza che non le si riconosceva più da tempi immemorabili: densa, persistente, appiccicosa, mefitica, morte annunziata di ogni tentativo di domare i capelli oltre che di ogni guidatore kamikaze che si lancia a velocità improponibili, data la visibilità, con un furbofono tra le mani, convinto che il suo ultimo messaggio uozzap lo leggeranno 99 vergini
  3. mandrie di ragazzotti/e in scarponi, calzettoni, pantaloni corti e coscia marezzata d'ordinanza, dato il freddo umido, fazzolettone al collo e zaino in spalla dal peso stimato di almeno 47,6 chili, in partenza per campi scout, sui monti a secco di neve e di acqua, dove procederanno su tappeti di foglie ormai alti 125 centimetri perché nessuna pioggia è scesa a compattarli, i lupetti più piccoli li cercheranno ancora a primavera, completamente sommersi dal cumulo frusciante; le due di fronte a me, che probabilmente avevano quei sederoni anche prima dell'orgia gastronomica della feste, al semaforo pedonale, incuranti, passano col rosso, il padre di una della due, che le ha scaricate sul retro della stazione accenna ad un rimprovero, poi mi guarda sconsolato e sorridendo mi dice:"non ci sono più i lupetti di una volta"

Commenti

  1. Eccomi! Ex-scout e Bagheera (capo scout dei lupetti, ndr) a rapporto! Dai, non ci credo che i lupi son cambiati. Io voglio sperare che invece siano sempre come i miei lupetti, che ora han vent'anni e anche più, e che ancora mi chiamano Baghy... Oh, mi hai fatto venire un filo di nostalgia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io non lo so mica com'erano i lupetti una volta, i miei, reduci da una guerra ed antimilitaristi convinti, vedevano gli scout troppo "paramilitari" e quindi non mi ci fecero andare

      Elimina
  2. Eccomi! ex Akela nel 1970/72 a rapporto! Man mano che mi aumentano gli ormoni da nonno, sempre più consapevole dei rischi, se pur minimi, che, a volte, noi capi abbiamo fatto correre a quei piccoli lupetti. Ma eravamo giovani e anche una sana incoscienza non accompagna la crescita fino all'età adulta e non solo? Ciao Slicing e grazie Amanda per questi...commoventi racconti.

    RispondiElimina
  3. poca dimestichezza coi lupetti :), ma deliziosa la descrizione...

    RispondiElimina
  4. Poca dimestichezza anche io con gli scout, che per me significano due cose: bande di ragazzini che cantano e urlano, urlano e cantano e hanno un'incomprensibile resistenza al freddo, e il mio amico carlo che è l'addetto al montaggio tende e accensione fuoco quando andiamo in gita in quanto ex scout. Sulla nebbia, confermo da qui le stesse tue riflessioni..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sempre utile l'amico ex lupetto :D

      Elimina
    2. Diceva Baden-Powell (il fondatore): "Uno scout è un uomo passabile in un salotto, indispensabile in un naufragio". Si', sempre utile l'amico ex lupetto ;)

      Elimina
    3. pensavo che dicessero così degli amici medici :D

      Elimina
  5. "Ah signo', spostate". Stazione Termini la settimana scorsa; testuali parole, pronunciate da un gruppetto scalmanato di ragazzetti in calzoncini corti. No, non ci sono più i lupetti di una volta. Aggiungerei, neanche gli edicolanti di una volta. In quest'ultimo caso, però, mi sento un po' in colpa. Acquisto così pochi giornali da contribuire alla scomparsa delle edicole...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mio padre mantiene praticamente l'intera editoria del quotidiano :D

      Elimina
  6. Son vissuto nella profonda provincia e non ho mai fatto lo scout
    francamente non ne sento la mancanza
    dacché la vita all'aria aperta arrangiandoci con quel che c'era
    mi ha temprato come e meglio di un lupetto.
    ne ho conosciuto per la prima volta l'esistenza leggendo paperino
    dove i nipotastri parlavano del Gran Mogol
    (non credo fosse quello delle canzoni scritte co un tal Battisti)
    Ciao e un propizio 2016

    RispondiElimina
  7. Mai fatto il lupetto, unico punto in comune il sederone prima e dopo Le abbuffate natalizie

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari