Torture

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Nulla avevano potuto decine di mocciosi sputazzanti streptococchi come i lapilli del vulcano islandese dal nome irripetibile che paralizzò i cieli di mezza europa in uno degli ultimi periodi in cui si pensava che esistesse un' entità complessa ma unica così nominata. Ci provò il morbillo che era tornato a bussare alle porte degli ambulatori pediatrici, ma lei, bimba degli anni sessanta il morbillo se l'era già ripassato in tenera età. E quando ormai pensava di temere solo gli infami virus intestinali, il consorte pensò bene di prendere il raffreddore. Ora come si fa a prendere il raffreddore con 27 gradi e con i malefici impianti di condizionamento ancora spenti? Come si può allevare virus così subdoli da riuscire là dove non erano riusciti i più feroci untori dell'umanità (leggi gli infanti in età da asilo)? Allora voi immaginate una poveretta con il naso così sigillato dall'infiammazione che neppure una intera confezione di idraulico liquido è riuscita a sturare, aggredita da pippo ed enola gay assetate del suo sangue che le ronzano nelle orecchie e l'idea che la sveglia suonerà alle cinque e poi non vi stupite se oggi sono acida, ecco

Commenti

  1. ha ha ha! se avessi un naso di riserva te lo presterei volentieri ma purtroppo non sono fornita di ciò, dovrai aspettare che il malefico bacillo passi da solo! serve un po' di affetto ad alleviare il disagio delle vie respiratorie? ecco, quello te lo posso fornire in quantità industriale!

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    1. Magari aspetta che sia meno contagiosa per esternarlo, ma mille grazie

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  2. Nuuuuuu gli untori!!!
    Quando sto così insieme ai virus covo vendetta, funziona.
    Poi mi passa però, la butto via con l'ultimo clinex.

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  3. Il raffreddore e' una vera tortura. La notte con il raffreddore e' una tortura torturantissima. Coraggio.

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    1. Fortunatamente è una di quelle torture che curate durano una settimana e senza cura sette giorni

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  4. ah come ti capisco io mio naso si è liberato adesso dopo 5 mesi...

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  5. un po' acidella, ma neanche poi tanto. ciao Porco sd.

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  6. ...uno degli argomenti più sulla bocca di tutti del mondo...
    i mali di stagione... mamma mia

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  7. La mia solidarietà soprattutto per la sveglia alle 5.

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    1. Quando si lavora a 4 ore di treno di distanza......

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    2. Se c'è una cosa che non rimpiango della mia vecchia vita è il pendolarismo e le 3 ore (a Trenitalia piacendo) tra uno spostamento e l'altro. Quanto ti sono vicina quando ripenso a quella sveglia... E vuoi ridere? Ora che in condizioni di traffico normali, impiegherei 15 massimo 20 minuti di auto per arrivare al lavoro, divento una bestia quando ne impiego 35/40. Ci vuole un attimo per abituarci alle nuove comodità.

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    3. Però 4 ore di treno sono il lusso del lettore, se non ha troppo sonno, peccato che gli ultimi viaggi non siano stati accompagnati da libri degni di essere definiti un buon compagno di viaggio

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