Come una libellula
Ma chi lo ha detto che serve la riva del mare per lo svacco?
In riva del mare in un sabato di metà giugno ci sono i bimbi che piangono, le mamma che urlano, le palle che vengono lanciate inspiegabilmente addosso a te, il sole che picchia, coccobello che sbraita, il gelataio che scampanella, la sabbia che si insinua, l'odore falso come giuda delle creme solari.
Invece le vacche, che se non le industrializzi, dimostrano di saperne della vita, dicevo:" dove si svaccano le vacche?". Risposta:"sui prati in montagna!"
Così, anche se non hai voglia di camminare ti piazzi lì con un buon libro, un giornale, la settimana enigmistica, le ciliegie, una penna e taccuino, annusi il timo serpillo e i fiori dei prati, ti fai cullare dallo scampanio delle sorelle al pascolo per la pennica, assisti ad un torneo di nuvole in cielo, ti rinfreschi ( ieri 14 gradi all'ombra, una ventina al sole) , ti stupisci per quanto ci diano dentro in fatto di sesso i coleotteri, Rocco Siffredi un pivello al confronto. Che poi se le ho identificate veramente non c'è da stupirsi che queste Popillia Japonica stiano invadendo e distruggendo le coltivazioni di mezza Europa, hanno studiato "l'impero dei sensi" e i manuali dell'isis contemporaneamente e poi via alla conquista dei prati. Su un prato capita che tu faccia eleganti incontri ravvicinati
E poi aspetti che faccia troppo fresco, che il sole cali un poco, ché questi sono i giorni più lunghi e per godersi il tramonto ci vuole una vita, e scendi un poco di quota dalla Signora Lucia a farti coccolare pure lo stomaco, perché lei è una certezza per lasagne, crespelle e tagliatelle, ci depositi un'ombra di rosso a suggellare il tripudio dei sensi e dopo un ultimo sguardo
scendi in palude
Insomma un paradiso terrestre, o quasi. Nel paradiso terrestre gli insetti già facevano sesso, gli umani lo scoprirono dopo. Grazie Eva.
RispondiEliminaTontoloni gli umani, come sempre, poi però, a fare solo di conto, gli umani hanno recuperato alla grande
EliminaDeve fare mooolto più caldo perché io possa godere del fresco, ma questo post è di una poesia che mi pare di sentire i campanacci e l'odore dell'erba e mi viene voglia di sdraiarmici su quel prato nonostante gli incontri ravvicinati con i piccoli invasori nipponici..
RispondiEliminaGli invasori nipponici a noi umani poco fastidio danno al limite ti usano come "location" per evoluzioni kamasutriche, le zecche restano il principale problema
EliminaIo preferisco il rumore del mare (e ti assicuro, lontano dalle spiagge adriatiche, si può godere pace, serenità e paesaggi altrettanto mozzafiato di quelli, splendidi, visti e raccontati da te). Comunque mi preoccupa sto coleottero, spero non arrivi anche nell'Orto di Elle e Alli.
RispondiEliminaUh ne conosco anch'io di quelle spiagge, ma non ci posso andare al mattino e tornare la sera per scappare dal caldo. Per il momento sul Grappa la cosa più preoccupante restano le zecche a questa stagione
Eliminache spettacolo.... e ma anche noi tra qualche mese montagna
RispondiEliminaDove va di bello il trio?
EliminaIl fatto è che...signora si nasce.
RispondiEliminaE la libellula modestamente lo nacque😀
EliminaMa che meraviglia! L'odore di timo e i tornei di nuvole sono le pennellate che rendono il quadro magico. Buona giornata !
RispondiEliminaAnche a te Daniel
Elimina