I Effe








Ora si potrà discutere sull'attività del grande editore che con le sue politiche rode i fianchi della piccola e media editoria, che pilota gli esiti dei concorsi letterari, che pubblica solo ciò che sa di poter piazzare, ecc, ecc, ecc.
Resta il fatto che ho un debito di riconoscenza con Inge Feltrinelli perché, circa una vita fa, ha fatto sentire amandapiccola (allora amanda si sentiva grande ma a vederla da qui adesso era di fatto minuscola) a suo agio tra libri che non fossero quelli della biblioteca scolastica e quelli della libreria, per quanto ben fornita, dei suoi. Perché per la prima volta, in Italia almeno, il lettore girava in mezzo ai libri, li annusava, li sfogliava, ne leggeva interi pezzi e poi, tentato, incuriosito, forse già rapito acquistava.
Voi mi direte che in qualche modo questo ha finito per annientare la figura dei libraio lettore, consulente spirituale, inquadratore di gusti, creatore di rapporti di fiducia ed intesa, forse. Ma se poi il libraio non era quello giusto, eri in un'altra città, era competente ma non ti sapeva inquadrare, eri timido e non avevi il coraggio di chiedere più libri da sfogliare prima di decidere? Insomma quello tra il lettore e il libro è un rapporto fisico (non possiedo e reader, forse lo avrete intuito) e Inge Feltrinelli ha dato, tra le altre cose, la possibilità che lo diventasse anche per me

Commenti

  1. Condivido in pieno quello che dici, era una gran donna e la Feltrinelli una gran casa editrice. Grande? Sì, ma specializzata in libri in modo particolare. Non mi vergongno a dire che compro libri anche dal suo sito, e ogni tanto vado in una Feltrinelli sentendomi a casa ...

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    1. Ora che ci sia da vergognarsi a comprare libri 😁, beh però a dirla tutta mi vergogno a comprarli su Amazon, preferisco comunque ordinarli in libreria

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    2. Guai a voi se vi scopro a comprare libri su amazon!! Concordo con te sul modello di libreria iniziato con le Feltrinelli, in libreria ci si entra pure senza avere la minima idea di cosa si voglia e il bello è proprio guardarsi intorno e lasciarsi ispirare :)

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    3. Amazon mi ha avuto solo una volta, poco prima di ferragosto si è rotto l'aspirapolvere e in negozio il modello che cercavo era esaurito e non sarebbe arrivato prima di un mese, ora i gatti in casa si stavano moltiplicando in maniera esponenziale e c'era un tappeto di peli sopra ogni tappeto, gioco forza ci "tocchette amazonarci"

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    4. Su Amazon non compriamo più nulla, libri in primis. Perdoniamo Amanda, solo per i gatti.

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    5. E va bene, perchè siamo persone buone e amiamo le case pulite e le Amande serene :)

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    6. Mi si soffocava l'uomo col pelo di gatto, la mitridatizzazione arriva ad un certo punto, poi mi decede stile Margherita Gautier

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  2. Se non l'hai ancora letto, ti consiglio "Libraio per caso", autobiografia del bolognese Montroni, che quella famiglia l'ha conosciuta bene e ha contribuito alla creazione di quelle librerie.
    (Io, nel mio piccolo, ne ho parlato qui:
    https://gialli-e-geografie.blogspot.com/2018/04/libraio-per-caso-hugendubel-paradosso.html

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  3. Scoprire la Feltrinelli a Bologna, il primo anno di Università è stato come entrare nel paese delle meraviglie.
    Dove abitavo (e dove abito) non c'era una vera libreria (adesso andiamo un po' meglio), solo un cartolaio innamorato dei libri che, su precisa ordinazione e senza fretta, ce li trovava, centellinandoli con viaggi qua e là.
    A liceo non c'era tempo per cercare a Ferrara le librerie: c'era da correre in stazione o a scuola... Figurati Amanda cos'ha significato aggirarsi fra pareti di libri non rigidamente fermi come nelle Biblioteche: la libertà di spalancare finestre su altri mondi.

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  4. Oltre al fatto che nelle librerie Feltrinelli può capitare di assistere alla presentazione di qualche bel libro.

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