Il Signor Ottavio

Giulia Pintus



Il Signor Ottavio sembra un ragnetto: il corpo tozzo con le spalle larghe di chi ha molto faticato, anche se ora un po' curve per gli anni, un punto vita immaginario che si inerpica verso le ascelle. Il Signor Ottavio ha gli occhi un po' spenti, persi sulla luna o forse in un passato che si è anche lui smarrito. Il Signor Ottavio è nato che la guerra stava finendo e ha sempre lavorato, un'infanzia non l'ha avuta, niente giochi. Faceva il piastrellista, partiva in bicicletta, la gavetta di alluminio e il mezzo fiasco di vino e costruiva le case del boom economico, poi si è sposato con la Signora Gigliola, quelle storie fatte di affetto e quotidianità la soddisfazione di crescere tre figli e farli studiare, ed erano il loro orgoglio. Poi il Signor Ottavio è andato in pensione ed ha iniziato a girare per cantieri, ma la cosa non lo divertiva affatto, gli sembrava che la gente non lavorasse più con passione, allora iniziò a frequentare la bocciofila ma i compagni di squadra glieli rubavano gli anni e gli acciacchi. Finì con il chiudersi in un mutismo ostinato, la Signora Gigliola preoccupata diceva che non lo riconosceva più, gli era cambiato l'umore. Un giorno non tornò per cena e ricomparve a notte fonda e non sapeva dire dove fosse stato. Un pomeriggio che c'erano i nipotini in casa per carnevale, il Signor Ottavio, che ormai faticava a riconoscere chi lo amava tanto, si mise in testa un cappellino, soffiò su una lingua di suocera e finalmente si illuminò di felicità. Da allora la Signora Gigliola lascia che giochi felice, poi la sera gli prepara la cena, gli mette il pigiama, lo bacia sulla fronte e lo mette a letto. Lei dice "tutti i ricordi sono stati cancellati, l'infanzia non gliela poteva rubare nessuno perché non l'ha mai avuta, lasciamo che se la goda"

Commenti

  1. Non ho ancora soffiato sulla lingua di suocera
    ma mi pare che la strada che m'hai disegnato sia quella giusta.

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  2. Il ritornare bambini è la chiave della felicità. Grazie x avercelo ricordato

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  3. Che tenera questa Signora Gigliola col suo Ottavio!

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  4. ripeto: POSSO GIOCARE ANCHE IO ? SOLO GIOCARE e lasciar perdere tutto il resto, lo posso fare? daiiiiiiii

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    1. Tu gioca quanto vuoi ma ricordati di me e il pigiamino non te lo metto

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  5. ogni essere umano ha il suo destino che può influenzare col suo libero arbitrio, Ottavio è stato fortunato e morirà bambino

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    1. Il libero arbitrio non so che ruolo possa giocare nella demenza senile ma comunque sì, Ottavio è stato fortunato

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