Incipit: Tre piani






Quello che sto cercando di dirti è che, al di là della sorpresa, c'era un'altra questione di cui io e Ayelet non osavamo parlare: il fatto che in qualche modo sapevamo - dovrei dire sapevo- che poteva succedere. I segnali erano lì da sempre, ma preferivo ignorarli. Pensaci. Cinque minuti prima di uscire la prendi così com'è, senza borse, senza carrozzina, bussi alla porta di fronte, e sei a posto. Lei è contentissima di andare da loro. Loro sono contentissimi di accoglierla. E tu sei contentissimo di poter fare i cavoli tuoi. Ovviamente costa meno di una babysitter. Sono cose imbarazzanti da dire, ma oggi non intendo censurare niente, ti racconto tutto. Tu però prometti di non utilizzarlo in uno dei tuoi libri. Affare fatto?

Eshkol Nevo. Tre piani. Neri Pozza. Traduzione Ofra Bannet e Raffaella Scardi


Di Eskol Nevo vi avevo già parlato in occasione de la "simmetria dei desideri", in questo suo ultimo romanzo si conferma uno straordinario narratore delle pieghe dell'animo umano, della facilità e della difficoltà di instaurare rapporti tra le persone, dei detti e non detti, dell' apparenza spesso così diversa dalla sostanza. In una palazzina a tre piani (allegoria tra l'altro di es, io e super io) si sfiorano vite umane che conoscono l'una dell'altra solo il guscio apparente, dietro le porte blindate immense solitudini che nell'interazione finiscono per creare più danno che beneficio. Al primo piano una giovane famiglia composta da Arnon che non ragiona né con la testa, né col cuore, è una "pancia" deambulante e Ayelet e le loro due bambine piccole e dirimpetto a loro due anziani coniugi  Ruth ed Hermann che sta precipitando nella demenza senile e che un giorno "rapisce" la figlia più grande della giovane coppia che da Arnon gli era stata affidata. Al secondo piano la "vedova" Hani giovane madre di due bambini che cresce in assoluta solitudine data la perpetua assenza per motivi di lavoro del marito. Hani ha una fragilità che le deriva dal timore di assomigliare alla madre che fin dalla sua infanzia è ricoverata in un ospedale psichiatrico. Non ha amiche, frequenta le madri degli amichetti dei figli.

All'inizio stavo ad aspettare il momento in cui da tante chiacchiere futili sarebbe emersa qualche verità (...) Col tempo ho capito: non succede mai. Resta sempre così. Un viaggio in nessun posto.

Al terzo Dovra, giudice in pensione e vedova di un uomo con il quale ha condiviso lavoro, rettitudine, senso etico, analisi logica della realtà dei fatti, capacità dialettiche, per il quale ha compiuto la scelta più difficile della sua vita ed ora deve chiudere quel capitolo per capire se sarà in grado di voltare pagina

Se mi chiedessero che cos'è l'amore, direi: la certezza che esiste, in questo mondo bugiardo, una persona completamente onesta con te e con la quale tu sei completamente onesta, e fra voi è solo verità, anche se non sempre dichiarata

Vi confesso i tre piani li ho amati in ordine inverso dal terzo al primo. In tempi come questi di pance a comizio,  la mia scelta affettuosa è diretta a chi nutre dubbi e sceglie dopo aver provato a ragionare. Un libro sicuramente da leggere

Commenti

  1. Non sono d'accordo sull'amore che sia solo verità, ma io sono io e Eskol Nevo è 'na cima.
    "Pance a comizio" è roba tua?

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  2. Come sempre, annoto. E stavolta, in aggiunta, noto! Noto unghie rosse lucide che dicono "estate".

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  3. Dalla copertina, è sempre tutto in bilico. O ci divertiamo a essere in bilico?

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    1. I personaggi del libro temono l'equilibrio instabile, l'inquilino del primo piano finisce col crearselo il disequilibrio, ma le altre bramano la stabilità

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  4. A volte (spesso) è bello così, l'amore: un viaggio in nessun posto.
    Un saluto
    Daniel

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  5. verissimo, spesso non sappiamo nulla di ciò che c’è dietro ad una porta

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  6. Ancora un regalo dalla capacità divoratrice di Amandalettrice.
    Anch'io, lettore lento, sofferto e pigro, annoto.

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  7. Autore di cui ancora non ho letto nulla sebbene sia sempre lì, in quella famosa lista di scrittori che prima o poi... In lista ci sarebbe la simmetria dei desideri ma visto l'equilibrio instabile che va avanti da mesi, aggiungo pure tre piani.

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    1. Eh no direi che non può più aspettare e inizia pure da " la simmetria dei desideri"

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