Latte e menta




Ieri sera me ne stavo seduta su un paracarro, sotto i bagolari in piazza, una piazza medioevale bellissima di Padova stuprata dall'avancorpo fascista della facoltà di Lettere, un mattone sullo stomaco in un contesto di pieni, di cotto e colori, e vuoti ,di portici e finestre perfettamente armonizzati, mi beavo del mio cono latte e menta che mi faceva succhiare le mie estati di bambina fatte di bicchieroni freschi freschi di  latte e menta ma anche di latte di mandorle , quando ho levato gli occhi al cielo e tra le fronde nere dei bagolari, ha fatto capolino questa unghietta rossa, tutta illuminata in un cielo di velluto blu, il mio orecchio sinistro che già dalla mattina passeggiava nello spazio siderale mi ha sussurrato " vieni a fare un giro" e ce ne siamo andati a spasso sulla luna, poi siamo tornati, ho continuato la camminata per la mia città scortata dal 3/4 mentre la luna mi sorrideva sorniona: basta un niente per tornare a vedere bicchieri mezzi pieni (di latte e menta)

Commenti

  1. E' vero, basta un niente :-) Adoro il latte e menta e tutte le cose con la menta.

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    1. Ieri sera mi hanno parlato di un dessert fatto con foglioline di menta ricoperte di cioccolato fondente. Le faccio!

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    2. un after eight naturale:BBBONO

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  2. che spettacolo di luna! È rincuorante quando il bicchiere è mezzo pieno....tendente a colmarsi....

    foglioline di menta nell'insalata e nella frittata, slurp!

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    1. e pure nella pasta col cacio, chiedi a Riccardo qua sotto

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  3. Se ti avesse ascoltata Fellini, non so da dove, beh! si sarebbe sfregato le mani dalla contentezza; quella luna, lui, l'aveva pensata come te, o quasi. Ciao.

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  4. Ho sbirciato la fetta di luna mentre ero in passeggiata col tripode. ..solo per pochi secondi...con lui al guinzaglio non puoi distrarti piu di tanto. ..mentre io guardo il cielo lui si rotola su tutto quello che trova specie se puzza in modo esagerato :))

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    1. col tripode fine della poesia ed arrivederci Fellini :D

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  5. Probabilmente rovino un po' l'effetto (poetico) ma non è male neanche una bella acquavite al miele, magari bevuta altramonto.
    Io l'ho gustata in un posto che si chiama (in italiano) "Il nido dell'aquila" e non l'ho mai scordata.
    Per recuperare l'effetto poetico, posso dire che da quel nido si ammiravano montagne che con un po' di fantasia potevano anche sembrare peruviane o popolate di spettri di maya ed incas.
    Nel caso che sia andato fuori tema, chiedo scusa!
    Ciao.

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  6. Si tratta di un posto che in sardo si chiama "su niu de s'achila."
    Dico questo perchè non vorrei che si pensasse ad un riferimento alla località bavarese in cui si rifugiava Hitler!!!

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    1. chissà se il miele stempera un po' la durezza dell'acquavite, non amo i liquori troppo secchi e comunque benvenuto Riccardo

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  7. Grazie e comunque la stempera, quella durezza, la stempera... ecco perchè è così gradevole!

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  8. dire che è pura magia che ci trasporta

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