Camminare insieme al dolore



Qualche mese fa ho conosciuto Manlio Milani.
Nel mio piccolo mondo, dove cerco con costanza di non farmi travolgere dalle bruttezze della vita, egli veste i panni dell’eroe.  La sua storia non parla di gesta gloriose né di imprese leggendarie. La sua storia inizia dalla strage di piazza della Loggia, una tragedia che avrebbe spezzato l’anima a chiunque.
Manlio Milani, che nella strage perse la giovane moglie e alcuni degli amici più cari, non si fa sopraffare dal dolore e intraprende un lungo cammino personale che passa attraverso aule di tribunali, depistaggi, sentenze scandalose, nuovi processi, senza mai perdere di vista il senso di giustizia, rialzandosi con coraggio dopo ogni batosta.  Guardare negli occhi quest’uomo, sentirlo parlare con pacatezza, stringergli la mano, esprimergli la mia personale stima e ringraziarlo per avere fatto la sua parte fino in fondo in nome delle vittime, ma anche di tutte le persone che credono e difendono i valori della libertà e della non violenza, è stato motivo di grande arricchimento che conserverò come un dono tra i più preziosi che la vita a volte sa regalare.
Due giorni dopo quell'incontro ho assistito all'opera lirica "Il sogno di una cosa" realizzata in occasione dei 40 anni dalla strage di piazza della Loggia. Un'opera commemorativa che diventa anche spunto di riflessione sulla violenza, sul potere e sull'infamia. Un altro tassello che si aggiunge al dovere della memoria.




Commenti

  1. Ho conosciuto Manlio Milani solo tramite Benedetta Tobagi e il suo "una stella incoronata nel buio" entrambi straziati un 28 di maggio, nella stessa data infatti, a distanza di qualche anno, Milani perse l'adorata moglie e gli amici per mano fascista, a Brescia in piazza della Loggia, e Benedetta il padre Walter giornalista a Milano per mano dei brigatisti della brigata XXIII marzo, l'idea che mi sono fatta di lui è di un eroe generoso alla ricerca della verità che troppo a lungo ci è stata negata a causa di volontà di depistare, da parte del cancro di questo Stato che non potrà dichiararsi democratico fino a quando non perseguirà la via della verità e della Giustizia

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    1. Infatti Manlio Milani era accompagnato da Benedetta Tobagi. Due persone che formano una piccola famiglia unita dallo stesso destino.

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  2. L'Italia dei mille misteri (anche se, come diceva Pasolini, sappiamo i nomi, ma non abbiamo le prove... anche oggi, anni e anni dopo? ... è mai possibile?), della Storia che ha rotto tante piccole storie, di certo non meno importanti.

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  3. Mi capita spesso di provare a immedesimarmi negli altri, di fare "esercizi di empatia" ma ecco, se provo a farlo con qualcuno che ha perso l'amore (o un figlio, o un padre o un amico) in un'occasione come la strage di Piazza della Loggia, mi blocco. Non riesco, o non voglio provare a immaginare il dolore e la rabbia.

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