Autunno, in Scania


"Ho ascoltato il canto del merlo,
quindi ho vissuto"


Addio a Mankell, a Wallander, alla Scania, a Ystad, alla neve che si fa pesante in primavera, alle bevute, al pessimismo, ai quadri con i galli cedroni al tramonto, alla società che cambia e il cambiamento perprime, alla lotta ai nazionalismi, a Mariagatan che esiste davvero e che è un indirizzo così familiare che sembra di esserci stata, alle figlie che è solo un attimo e da bambine diventano adulte e scelgono il tuo stesso dannato mestiere, addio

Commenti

  1. Come sempre i tuoi "saluti", di benvenuto, addio o semplicemente di augurio, sono assolutamente originali. Non conosco lo scrittore, mai letto nulla, ma ho letto di lui(adesso) quanto mi basta per sapere che era una "bella persona". Addio.

    RispondiElimina
  2. Neanch'io lo avevo mai letto, ma quello che dice del merlo me lo fa piacere subito.

    RispondiElimina
  3. Non lo conoscevo, ma a vederlo sembra un brav'uomo, uno dal quale comprerei un auto usata, e anche i suoi libri (nuovi).

    RispondiElimina
  4. L'addio è più lieve se chi se n'è andato ci ha lasciato in eredità il suo spirito che vive in quello che ha scritto.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari