Albero del tempo VIII
Lorenzo Mattotti |
Sono di nuovo nel mio principio.
Ci sono pesci strani che all’improvviso saltano
come uccelli insanguinati
e ci beccano il pensiero.
C’è congiunzione di amanti
guardiani di acidi segreti
e fresche umidità e percezioni di muschio
che avanzano oscuramente.
Corpi nei quali ci conficchiamo
come giavellotti
e siamo uno e tutti allo stesso tempo
nel momento della vertigine
o in quello dell’abbandono.
Alfonso Chase
Traduzione Alessio Brandolini
Bellissima, mi ricorda tanto Borges.
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