Qualcuno salvi la moglie del cuoco
Regina Jershova |
C'è in Italia una persona assolutamente impermeabile alla moda dilagante del cibo spettacolo, anzi no, quell'uomo è impermeabile in assoluto: granitico, nulla lo scalfisce, curiosità, voglia di sperimentare, variare, provare, meno di zero. Io non l'ho mai visto , tuttavia lo temo molto, perché un "ramiulin" di follia uno così prevedibile ed immutabile deve averla, deve pensare che a fare i fagiolini ripassati in padella con le acciughe piuttosto che sempre con il pomodoro possa cadere il mondo; deve ritenere che se il martedì, al posto delle zucchine, propone melanzane possano sopraggiungere da dietro le vetrate della mensa i quattro cavalieri con le trombe dell'apocalisse; deve immaginare che se, puta caso, grattugia le carote il lunedì o il martedì o il mercoledì, invece del venerdì potrà accadere qualcosa di terribile. Per non interpellare la Kabbalah, il lunedì mette sempre pasta col ragù, il martedì pasticcio ed il mercoledì coniglio. E cotti sempre allo stesso modo, da undici anni almeno. Badate non sto dicendo che, trattandosi di una mensa, si mangi male, ma ci si annoia; qualcuno a leggere il menù della mensa, operazione superflua ma carica di aspettative vanificate, l'ho visto con i miei stessi occhi cadere affetto da narcolessia.
A lui Cracco potrebbe urlare le peggio nefandezze in faccia, non farebbe un plissè. Corre su un binario unico e sulla stessa tratta da decenni, inossidabile. Le uniche variazioni riguardano la pericolosità dei piselli, scegliere piselli è un rischio assicurato, potresti trovarti con il conto salato dal dentista o trasformato in un'arma letale, un kamikaze caricato a pallini ad aria compressa.
Voi capirete la mia perplessità quando improvvisamente il mercoledì hanno iniziato ad alternarsi una amatriciana ed una carbonara (che definirla carbonara è un atto massonico bello e buono), ma la prima volta che comparve l'amatriciana fu poco dopo il terremoto, ad agosto, e pensai ad un gesto di generosità per quelle sfortunate genti, poi invece la rotazione diventò tavola della legge che il cuoco ricevette da Elohim sui monti di Tessa.
Quindi per cortesia se qualcuno sapesse dell'esistenza di una moglie del cuoco della mensa dell'ospedale dove lavoro, faccia qualcosa per quella povera donna, nel caso non ci avesse già pensato da sola a scappare, la liberi, immaginate un uomo così nell'intimità, un incubo. Dal mio canto ho pensato di fare una colletta presso gli utenti della mensa, so che basterebbe il buon vecchio Artusi, una copia, anche usata, a rendere la pausa pranzo di centinaia di persone molto più lieta, ma poi , non sapendo la madrelingua del destinatario, ho pensato, senza voler fare di lui necessariamente uno chef, se gli regalassimo tutte le stagioni in DVD del programma della Parodi, magari c'è la traduzione in tedesco, l'unica disgrazia sarebbe che si trattasse di un esemplare di minoranza ladina, in tal caso, temo, non ci sarebbe scampo
La solita, e qui solita è detto in maniera positiva eh, verve nella scrittura che mi fa ridere, non solo sorridere. Grazie in questa uggiosa domenica.
RispondiEliminaE comunque ormai il cuoco è irrecuperabile.
temo anch'io che non ci sia speranza
EliminaVogliamo stupirlo con effetti speciali quest'uomo? Scrivi un menù nuovo e quando non ti vede nessuno infilato sotto la porta della cucina..... In tedesco e in italiano: che non ci siano scuse!!!!
RispondiElimina.... soprattutto domandatevi perché le carote vengo proposte nel menu solo dopo il ritorno a casa di Amanda hihihihi
Eliminaoh Sandra, posso scriverne anche 365 menù più uno per l'anno bisestile ma non otterremo neanche una polpetta vegetale credimi
EliminaLorena, quello della carota dispersa è un dubbio che mi tormenta da un anno a questa parte
Eliminaorigini orientali del cuoco? Un mantra culinario? ;-)
RispondiEliminaorientali non credo proprio, comunque benvenuto giuliano
Eliminasono il cavallo di giuliano e di un'altra g. ( e sono arrivato qui con lei, la g. :-)
EliminaLa G che finisce per ta? ;-)
Eliminasì:-)
RispondiEliminaAmanda! tedesco, ladino... sei di "terre alte", mia zona di nascita, anche tu?
RispondiEliminaNo Vera sono animale di palude che lavora in terre alte e pratica il pendolarismo estremo
EliminaQuesto post mi ha fatto venire fame ... chimica. Meglio vada a dormire, altrimenti mi va a scatafscio la mia dieta :)
RispondiEliminaseee il post, e niente altro ;)
EliminaBisognerebbe appurare se il cuoco cucini anche a casa... Ma davvero non lo conoscete? E non c'è nessuno che abbia qualche notizia in più su di lui? Creatura misteriosa, pare. Misteriosa quanto noiosa. Che ossimoro.
RispondiEliminai miei colleghi lo conoscono, nelle piccole città tutti si conoscono, ma io sono straniera
Eliminaah ah! però preferisco davvero gli uomini che ancora hanno il coraggio di cucinare qualcosa senza pensare di essere dei Cracco! :)
RispondiEliminaGuarda che Cracco so che esiste per la pubblicità, perché io di trasmissioni di cucina non ne vedo proprio, ma se fai il cuoco di mestiere, pur nella mensa di un ospedale, ti annoierai a morte a fare sempre, sempre, sempre le stesse cose,mi rompo i maroni io che cucino tutti i giorni per casa figurati a farlo per professione, non occorre mica essere Cracco per usare un po' di fantasia diamine, perfino nelle trattorie cambiano il menù con le stagioni e inseriscono i piatti del giorno
EliminaPuò piacere o non piacere, ma regolarmente.
RispondiEliminaNella mensa in cui andavo io la regina era la patata: lunedi bollite, martedi quelle avanzate al forno, mercoledi quelle avanzate tagliate a strisce e fritte, giovedì quelle avanzate frullate per un purè saporito, venerdì purè avanzato gratinato in tortini, sabato pasticcio di tortini avanzati, domenica niente patate tranne per il cenone di capodanno: ho individuato tracce di patate nelle lasagne del menù festivo. Quel cuoco è diventato il mio mito, esempio supremo di riciclo in cucina.
se non altro usava la fantasia, salvo che non lo facesse tutte le settimane
EliminaAmanda sei un mito!!!!
RispondiElimina;)
EliminaMa che ne sai che è maschio? Dici che una donna avrebbe geneticamente più verve? Ad ogni modo, oltre che annoiare i poveri lavoratori, non si annoierà a morte anche lui/lei?!
RispondiEliminaa me lo hanno detto quelli che lo conoscono che sotto la divisa è maschio, infatti mi domando come possa resistere tutti i giorni a fare sempre le stesse cose come in catena di montaggio settimana dopo settimana
Eliminaprovare con bigliettini anonimi con dentro menù... ma non mettiamo le capesante di Cracco :-)
RispondiEliminasai che quella dei pizzini con i menù è una bella idea
Eliminache brava che sei quando vuoi fare ridere!!!
RispondiEliminaSarebbe interessante far leggere questo post alla moglie del cuoco, mi dai l'indirizzo?
RispondiEliminaad avercelo!
EliminaAmanda ti svelo un "segreto" Dopo quasi vent'anni di lavoro negli alberghi della riviera romagnola ho appurato che anche negli alberghi fanno seeempre le stesse cose solo che il ciclo non è di una settimana ma di due o tre, così il villeggiante che raramente si ferma più di quelle ha l'illusione di una variabilità che non esiste.
RispondiEliminaPotevo desumere il giorno della settimana dal menù e viceversa, e di alberghi ne ho cambiati vari.
Il bello è che spesso pur cambiando albergo le similitudini tra l'uno e l'altro erano comunque notevoli.
Vera, ma ogni due o tre settimane la rotazione è normale se cucini per così tante persone
EliminaUn magnifico personaggio da racconto!
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