Come un'aragosta







A Eraclea, dove andiamo al mare in giornata il 3/4 ed io, sulla spiaggia libera, succede sempre la magia: ad agosto le prime tre settimane la spiaggia si svuota o quasi. La calca dei weekend di giugno e luglio  svanisce, perché la spiaggia libera generalmente viene occupata da una popolazione dedita sostanzialmente a due cose: asciugare i mocci dei bambini dopo inverni disastrosi tra untori coetanei nei nidi e nelle scuole dell'infanzia e creare l'abbronzatura per arrivare al luogo di reale villeggiatura senza apparire delle mozzarelle, mai si dica che uno arriva al mare pallido. Quindi il 3/4 ed io ci piazziamo sotto l'ombrellone con libri, giornali carta e penna e da lì non ci muoviamo se non per fare lunghe nuotate rigeneranti. Padova consente, in questi giorni, infatti di sopravvivere solo con l'aria condizionata perennemente accesa e la sensazione di vivere freschi ma prigionieri. L'aria immobile della palude padana, l'alito del San Bernardo, la caldazza, hanno lasciato il posto ad una inaspettata brezza - tanto che il 3/4 ha dovuto scavare una buca bella fonda per piazzare l'ombrellone a prova di effetto "sono l'ombrello di Mary Poppins" - non appena ci siamo inoltrati nella pineta che porta alla spiaggia. Alle nove del mattino i bambini erano tutti in acqua a saltare sui cavalloni armati di fenicotteri rosa gonfiabili e materassini, euforici esattamente come ero io alla loro età ogni volta che il mare si offriva nella versione luna park.
Per la prima volta in vita mia mi è capitato di immergermi in acqua senza l'abituale brividino che risale la schiena non appena l' onda assassina arriva a lambire la pancia, niente, nonostante la brezza e i cavalloni il mare  pareva già di mattina un minestrone caldo e questo ben oltre i lunghi moli. Mi sono sentita come l'aragosta o, cosa più atta alla sottoscritta, la rana che finisce in pentola serena perché la temperatura sale un po' per volta. Io al pensiero di cosa ci aspetta dal clima nel futuro tanto serena non sono. La solita lunga nuotata ha comunque avuto il suo solito effetto benefico, quella del pomeriggio invece  è stata in parte abortita causa scontro con piccola molesta medusa che nel brodo sta meglio di me

Commenti

  1. piuttosto che stendermi al sole (vasta superficie bianchiccia pronta ad eritemi &altro) trasloco in Finlandia e mi arruolo nelle renne di babbo natale.
    quindi capisco la sensazione di aragosta incrociata con la rana.
    Il futuro sarà gradevole come l'acqua frizzante calda.
    saluti rinfrescanti.
    zena

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  2. Bello il mare, nuotare, finalmente il caldo, che mi accorgo di apprezzare solo io e qualche lucertola. Purtroppo quest'anno niente nuotate, mi mancano, e infatti l'umidità di luglio mi ha incriccato un po' la schiena ... mi rifarò in autunno, in piscina. Ora in bici, a sudare tutto il sudabile.

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    1. Ora bici in piano spero, non in salita con questo caldo

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    2. Quale caldo? ... mi sembra ci sia la temperatura ideale.

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  3. meno male che le alghe che stanno ammorbando la Romagna lì non sono arrivate, così i bagni sono rigeneranti quanto le letture :-)

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  4. St'anno il bagno non l'ho ancora fatto, coi guai che abbiamo ho fatto poco mare, anzi quasi niente.
    C'avrei da pulire la carena che sotto ci devono essere allevamenti di cozze e alghe, ma mi manca la voglia, vedremo.

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