Alieni allo specchio 6

James Guppy


Allo specchio non mi guardo più, non che prima avessi un buon rapporto con lo specchio, sono sempre stata critica nei miei confronti, ma davvero ora , se ci passo davanti per caso, non mi interessa osservare l'immagine riflessa. A volte penso ai miei genitori da anziani, mi sembravano due begli esempi di vecchi, avrei voluto essere come loro se fossi arrivata alla loro età, poi penso che loro in realtà alla mia età non sono mai arrivati, quindi non so se anche a loro sarebbe successo quello che sta succedendo a me. La vita media si è allungata, ma nessuno ha allungato la voglia di vivere, o non per tutti almeno. Io di tutto questo tempo non so più cosa farmene; il tempo mi scorre addosso, io non ho più energia. Ma non si tratta di energia fisica, quella è normale che vada riducendosi con il tempo; io non ho più curiosità, vita. Gli altri non mi interessano, perfino i miei figli mi sono quasi indifferenti, o comunque mi interessano a momenti. La mia "vita" si accende come un faro anomalo: il passaggio della luce avviene sempre più di rado. Lascio che facciano gli altri, a volte mi dà persino noia che facciano gli altri. Non riesco più a leggere, ciò che è scritto mi scivola addosso come se non l'avessi mai letto, perché dunque questo spreco di tempo?
L'altro giorno una delle mie figlie ha notato che vestivo colori che stridevano e mi ha detto "Mamma non è da te!" l'ha detto con un sorriso, lo so, vogliono spronarmi, con il mento le ho indicato la mia badante "Non sa accostare i colori" e mia figlia allora mi ha detto "Ma dov'eri tu?"
Il punto è proprio questo: dove sono io?
Non vado più a trovare le mie amiche, e quando loro vengono mi spossano, chiacchierano, chiacchierano e non riesco a seguire quello che dicono, sono un brusio molesto di sottofondo, eppure un tempo ero la loro confidente preferita, amavano i miei consigli. Non dormo o comunque non di notte, passeggio per la casa insonne, ascolto i respiri di tutti e questo mi piace, poi dormo di giorno, così non c'è obbligo di condivisione, le loro vite mi sfiorano in modo marginale, di più non potrei reggere.
Mi rifugio nei ricordi dell'infanzia, e della mia gioventù: lì trovo pace sono i ricordi di una persona viva, di quello che ero.
Il pomeriggio accendo la TV in camera e guardo i programmi che una volta trovavo insopportabili, in quelli mi specchio volentieri: vuoto nel vuoto

Commenti

  1. Così non va bene :-| dovresti parlarne col tuo dottore. Non credo esistano consigli più utili.

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    1. fisserò un appuntamento..... poi non mi presenterò

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  2. hey che succede qui, mi sa che c'è bisogno di un mega sorriso ^ ______ ^ e un grandissimo abbraccio

    gli specchi lasciamoli dove sono... spesso sono spergiuri, di noi rimandano non l'immagine reale, ma quella che di noi la mente [a volte subdola, traditrice e condizionata dagli stati d'animo] proietta nei nostri occhi, così come capita di sentirsi affanati, non avere più energia, non riuscire più a trovare nella lettura il benessere..gli spunti di riflessione che prima ci regalava, e il tempo sembra ci sfugga... ci scivoli addosso

    ... in questi casi allora, per ritrovarsi [provare a cercarsi è forse superfluo, estenuante], è bene invece provare a soffermarsi, focalizzare la nostra attenzione su ciò che circonda, spostare l'attenzione altrove, perché...

    Bello, bello, bello mondo,
    bello ridere di mondo in luce mattutina
    in colorazione di mondo con stagioni
    e popolazione e animali.

    Bello mondo questo ricordo,
    questo io lo ricordo bello,
    molto bello mondo,
    con cielo diurno e notturno,
    con facce che mi piacevano
    e musi e zampe e vegetazione
    che mi sospirava
    e mi sospirava leggera leggera,
    tirando via chili e scarponi interiori
    che mi infangavano, tirando via ferri da stiro
    che mi portavo nel petto,
    e gran pulitura. di dentro.

    Bello, questo io lo ricordo bello.

    Io ho avuto soccorso a volte
    da una piccola foglia,
    da un frutto così ben fatto
    che dava sollievo
    al mio disordine di fondo. Sì sì.

    (Mariangela Gualtieri)

    rifugiarsi nei ricordi dell'infanzia, poi (lo faccio anche io) serve sai... a mantenere salda la presa su qull'incanto, capacità di non smettere mai di stupirsi, propria dell'infanzia, riuscendo così a custodire in noi un lato fanciullesco

    un abbraccio *

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    1. Per fortuna non tutto quello che scrivo è egoriferito, altrimenti secondo questa serie di racconti sarei stata un'ubriaca, l'assassino di mia moglie, un frequentatore seriale di funerali :)
      Io sto bene, assicuro e amo molto la vita
      Comunque grazie

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  3. Uh, ma che tristi questi alieni! Mi piacciono di più quando sono cattivi ;-)

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  4. donna dalle mille sfaccettature questa Amanda....
    mi piacciono i racconti alieni ma lo sai che il mio punto debole è l'Amandabambina...
    baci
    l'aliena della porta accanto

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    1. senti aliena carissima i ricordi debbono prendere forma con calma, non posso mica sfornare amarcord come tu sforni pagnotte :P

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  5. Mamma che angoscia, complimenti Amanda, brava!

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  6. E' talmente scritto bene che tocca nel profondo. Sempre più brava <3

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  7. Io ho il terrore di una vita troppo lunga. Vivere per 20 o 30 anni da derelitta non mi attrae minimamente. Essere un peso per gli altri, inacidire il mio carattere fino a non essere che l'ombra di me stessa, l'incapacità mentale, la perdita di dignità, tutto che ti scivola addosso, nessuna più voglia di fare o scoprire, lo sfinimento fisico ed intellettuale.
    Osservo la gara a chi vive di più e provo solo pena, soprattutto per coloro che devono accollarsi il peso di questa crociata. La vita non si è allungata, non proprio. È la vecchiaia, specificatamente, che si è allungata. Non comprendo come per tanti questa sia una buona notizia. Si è confuso l'amore per la vita con la paura della morte.

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    1. per fortuna non per tutti è così, ma da figlia di genitori ultraottantenni posso capire il tuo punto di vista, ma guai a non averli

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  8. Bellissimo scritto Amanda, davvero davvero bello. Mi è venuta la pelle d'oca.

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