Coperchio cielo
Il cielo così basso, che perfino io potrei toccarlo alzando un braccio, nasconde, sotto la coltre fitta di nubi, una timida imbiancata che a tratti appena si scorge.
Mentre fuori del finestrino meli e viti, nudi per questo miraggio d'inverno, scorrono veloci tra una minuscola stazione e l'altra.
Il treno, ora quasi vuoto, riparte e muta il linguaggio del suo carico umano: iniziano i miei tre giorni da straniera
Che bello questo cielo dipinto ad acquerelli! In bocca al lupo per i tre giorni da straniera.
RispondiEliminaI tre giorni da straniera sono ormai routine
EliminaBuona trasferta. E non so lì da te, ma da me sul lago ci sarebbe tanto bisogno di nuvoloni così che scaricassero giù un bel po' d'acqua.
RispondiEliminatutto il nord era così secco che dovrebbe piovere per mesi per tornare in pari
EliminaE dopo tre giorni in quella vallata, tornare a casa permeata dall'odore di stallatico... profumo a confronto l'aria di città. Ti invidio.
RispondiEliminain realtà qui, per quanto migliore rispetto a casa, l'aria è comunque di città
Eliminavado sempre di corsa, stavolta ho dimenticato "con" l'aria di città.
RispondiEliminaAh, ah, ah, ho capito che se in in Sudtirol ;)
RispondiEliminaeh già :)
EliminaSi è sempre stranieri per qualcun altro (per fortuna!) :)
RispondiEliminaio da straniera lì non ci sto mica male :)
EliminaE adesso hai superato la metà dei giorni. Poi ritornerai in patria?
RispondiEliminafatto, per ora :)
EliminaIl cielo è sempre il coperchio di ognuna delle nostre vite. Spero che i tuoi giorni da straniera ti aiutino a riconoscere la tua casa quando tornerai
RispondiEliminadaniel
sono una bella lezione
EliminaL'importante è non essere straniera a casa.
RispondiElimina