Feccia

Harry Wilson Watrous. The dregs


Stava lì, obnubilata dall'alcool, in compagnia dei sui fantasmi. Le spalle tornite, la pelle serica che traspariva dall'organza dell'abito da sera, il busto fasciato nel corpetto di seta che evidenziava il vitino sottile, i capelli raccolti in una crocchia morbida e lo splendido profilo ormai in ombra nella luce che  andava affievolendosi nel tinello, appoggiata sui gomiti, davanti a sé il fondo della bottiglia che aveva bevuto fino alla feccia,  galleggiava nella coppa, l'ennesima . 
Il padre fabbro, severo e retto che aveva previsto per lei un buon matrimonio con il contabile del paese, che abitava la seconda casa della loro stessa via che annotava diciassette anni più di lei sul calendario, ma ne aveva almeno il doppio che gli gravava sullo spirito. Per fuggire a quel destino di moglie e madre, già scritto, la sera della sagra del paese, l'anno in cui ne aveva compiuti sedici, aveva fatto un patto con il violinista dell'orchestra giunta in paese per il ballo.
Durante un pezzo per soli ottoni il ragazzo l'aveva invitata a ballare e lei, al prezzo di un bacio -il violinista era giovane timorato di Dio- gli aveva strappato la promessa che l'avrebbe portata con sé in città. Così quella notte saltò la finestra al fischio di richiamo ed al paese non fece più ritorno, un comportamento così scellerato faceva di lei, seppur vergine, una sgualdrina.
Giunta in città il violinista, l'aveva fatta ospitare a casa della sorella, maestra di danza, era una famiglia di artisti quella, e la ragazza, in cambio di lavori domestici aveva ottenuto vitto, allogio e le sue prime lezioni di danza. Era parso un sogno, a lei ballerina mediocre, potersi legare all'"artista", un pittore, emule di Degas, che veniva in teatro per ritrarre le ballerine. 
Era stato il grande amore della sua vita, a lui si era concessa senza riserve, la vaga promessa di un legame futuro era sufficiente a quell' unione che la teneva avvinta e le scaldava il cuore. Ma poi era giunta la guerra, l'Europa era un intero campo di battaglia ed anche il pittore si era arruolato perché l'amore per la patria veniva di quei tempi prima dell'amore tra di loro. Quando dal fronte avevano smesso di arrivare quelle lettere in cui la speranza sembrava spegnersi di giorno in giorno e l'orrore si faceva sempre più pregnante, aveva capito di essere vedova senza mai essere salita sull'altare. Era stato allora che tornando, vinta dalla fame, a ballare in quel teatro, dove gli unici frequentatori erano maturi signori, ricchi e oltre l'età stabilita per essere perfino riservisti, aveva conosciuto l'uomo che aveva aspettato in vano quella sera. Per necessità ne era divenuta l'amante, offrendo il suo giovane e splendido corpo ad un vecchio che del contabile, cui voleva darla in moglie il fabbro, poteva essere il padre. Uomo capriccioso che disponeva della sua bellezza e del suo tempo a suo piacimento, che la faceva preparare per un ballo, come quella sera, e poi le faceva recapitare un biglietto in cui le diceva che al ballo avrebbe portato la moglie. Il sole era calato anche quel giorno, temeva con orrore quello in cui sarebbe tramontata anche la sua bellezza


Commenti

  1. poi vero che il violinista torna dalla guerra e passano felici il resto della loro vita?
    vero?

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    1. Dici che lo resuscitiamo dopo il terzo giorno e facciamo di lei una nuova Maddalena? Oppure facciamo che lui abbia perso la memoria per una ferita di striscio alla testa ed un bel giorno ritorna ed amor trionfa? :)

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  2. Ad ogni modo, nonostante tutto, benchè l'amante fosse più vecchio del vecchio contabile, ha fatto bene a fuggire!

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    1. Ma sicuro che doveva scappare, una non può mica mettere in conto che arriverà una guerra mondiale a stravolgerle l'esistenza

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  3. ma un lieto fine? almeno nei racconti.... dai, un lieto fine!

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  4. I lieti fine non esistono,
    se c'è una cosa lieta non è davvero la fine
    ci possono esse lieti inizi ma lieti fini mai.
    La bellezza sfumata e l'amante morto,
    morirà di stenti.
    Era meglio un contabile?
    Se lo sarà chiesto mille volte
    e altrettante volte s'è rispota "meglio la fame"
    Però l'ultimo pensiero è stato "però, il contabile..."
    Buonanotte Amanda.

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  5. Io farei che lui torna ma intanto ha sposato una crocerossina al fronte,allora lei cerca il contabile che però è emigrato in America,non le resta che continuare a esibirsi come ballerina per ripagare in minima parte l'enorme debito accumulato dal padre accanito giocatore...che dici è troppo? Ma almeno beve per qualcosa!:-))

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    1. Mi sa che per colpa della Trip hai visto troppe volte l'Incompreso :D

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