Incipit: terapia di coppia per amanti






Se pensate che gli amanti siano partigiani della felicità; gente abbastanza disillusa da aver capito che l'unico modo per resistere all'andazzo mortifero della vita matrimoniale sia farsene un'altra in cui negare ideologicamente le norme vigenti nella prima, e dunque abolire ogni ruolo, ogni dovere ogni ambizione di stabilità in nome di un unico fine superiore(il solo che poi conta veramente), quello di vedersi quando si ha voglia senza aspettarsi dall'altro più di quanto si dà; bene, se è questo che pensate , allora lasciate che vi dica che non avete la minima idea di cosa state parlando.


Diego De Silva. Terapia di coppi per amanti . Einaudi


Non ci si può che innamorare di un personaggio che si chiama Modesto Fracasso e che fa di professione il musicista, ed è, a sua volta, figlio di un musicista geniale quanto cinico; se poi Modesto è pure napoletano ed è una fucina di battute a mitraglia non si può che cedere, anche a rischio che poi a tratti risulti un cicinin superficiale; lei invece, si chiama Viviana è bella, in perenne ritardo, si cala dall'alto, quindi ai miei occhi stronza, mi trovo a tifare per Modesto fin dall'inizio dl libro. I due molto banalmente diventano amanti insieme scopano con grande gusto e si divertono. Si incontrano immancabilmente in un giorno prefissato ad una rotatoria della tangenziale per poi finire in un B&B. Entrambi sono sposati con altri, entrambi hanno un figlio, entrambi si annoiano nelle loro esistenze affettive.
Il libro è un racconto a due voci, il punto di vista di lui e quello di lei:
"(...) sapeste quanta poesia può esserci nell'intercettare il passaggio della felicità che di tanto in tanto irrompe nel quotidiano come un animale in corsa (...). Bellissimo, dico. Anzi ve lo invidio proprio questo format. Facessi il produttore lo comprerei sul serio"

" Ti scopri una bravissima amante, e ne sei fiera come lo saresti di un riconoscimento professionale che attestasse che sei diventata qualcuno nel tuo campo. quell'uomo, ti dici, non potrà più desiderare un'altra , e ne sei convinta"
"Ecco perché detesto l'ipocrisia di certe amiche che quando ti romanzano le loro storie extraconiugali devono fermarsi ogni quarto d'ora a ribadire che quella è la parte che interessa meno.( sta parlando del sesso). Ma fatela finita. se si trattasse di una pratica così secondaria, rimarreste comodamente con i vostri mariti a praticare l'astinenza"

Tutto procede a meraviglia fino a quando una nuova consapevolezza emerge:
"Primo, che non è affatto vero che questa storia si estinguerà senza dolore, come hai sempre pensato che sarebbe accaduto; secondo, che non è affatto vero che questa storia si autoestinguerà, perché dovrà essere uno di voi due a prendersi la rogna di farlo; terzo, che se né tu né lei vi assumerete questo spiacevole incarico, la vostra storia non si estinguerà affatto"
Quindi Modesto e Viviana devono decidere che fare della loro storia, o meglio Modesto svicolerebbe vigliaccamente, mentre a Viviana viene l'idea di intraprendere una terapia di coppia; a questo punto il racconto diventa a tre voci perché Viviana sceglie di fare terapia presso uno psicoterapeuta noto volto televisivo, a sua volta invischiato nella vita come amante.

La scrittura di De Silva è come le patatine, continui a leggere, e a sorridere


Commenti

  1. lo sto leggendo, fin dalle prime righe sono rimasto incollato e poi amanti lo siamo stati tutti o quasi, veri o platonici

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  2. Non lo conosco ma mi intriga la foto in copertina...ci farò un pensierino ;)

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    1. anche a me attirava da un po' per lo stesso motivo, poi ho letto le recensioni è ho deciso di prenderlo

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  3. I libri di De Silva sono tanto belli, divertenti, a tratti geniali, quanto lui è antipatico, spocchioso, autoreferenziale e spropositatamente pieno di sè. Lo invitammo in libreria ai tempi e sul piano umano fu, per me che apprezzavo molto la sua scrittura, una vera delusione :(

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    1. oh che mi dici, che tristezza:(

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    2. Nooo! Io poi non riesco più a separare l'autore dalle opere :-(

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    3. Eh, ho il tuo stesso problema! Infatti, per quanto qualche volta consigli alcuni suoi libri quando credo sia il caso, personalmente non ho più letto niente di lui

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    4. Oddio!, mi è successa la stessa cosa con Romana Petri. Ero così entusiasta d'incontrarla. Poi l'enorme ego (che effettivamente già traspariva dai suoi libri) ha rovinato tutto. Non so se riuscirò a leggere le altre opere che già avevo acquistato.

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    5. ooooh mi ricordo che avevi recensito il libro su suo padre

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  4. In merito a De Silva, il coniuge se n'è innamorato. Ha letto un paio di libri precedenti ed ora vuole necessariamente anche questo qui. Dice che la sua scrittura lo diverte troppo. Dopo la tua rece, mi sa che glielo regalo.

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