Oltre il coperchio




E poi rientro, e un vento teso per tutta la mattina, fino all'ora di pranzo, ha levato il coperchio e il bianco della neve sulle vette scintilla, poi il sole si corica dietro alle montagne, un'unghia di luna si culla in un cielo così trasparente da lasciare vedere lo splendore della terra riflesso dalla sua parte sua parte nera. E le stelle sembrano manciate di lucciole dentro ad un barattolo di vetro, scaglie di diamante su un lenzuolo di seta blu .
Resto incantata, il collo storto e gli occhi levati in una preghiera di ringraziamento per tanta bellezza, ed odio la mia ignoranza che non mi consente di salutarle per nome ad una ad una, di battezzare quelle collane di luce, perse nel tempo e nello spazio, il cuore si apre, tra poco è casa.

Commenti

  1. The dark side of the moon
    Anche a me capita di fermarmi a vedere i paesaggi
    nonostante li abbia visti tante volte
    rivederli con una luce diversa
    li fa sembrare nuovi e meravigliosi.
    Notte.

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    1. lo dico sempre : per fortuna lo stupore non ha memoria :)

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  2. Bentornata a casa! Una mia compagna di scuola conosceva tutte le costellazioni, gliele aveva insegnate la mamma disegnandole per terra con le candele. L'ho sempre invidiata per questo.

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    1. che bello avere la mamma che ti spiega così la volta celeste

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  3. Stasera, prima di addormentarmi, mi serviva proprio un po' di poesia di Amanda decorata con le candele di Silvia. Il giorno in cui è stata ufficialmente dichiarata l'esistenza delle onde gravitazionali. Il suono, cioè, delle stelle.

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  4. non dimenticherò mai il cielo della Corsica e quelle mappe disegnate da chissà chi...

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    1. io ho alcuni cieli indimenticabili:
      passo Resia a novembre una pioggia di stelle cadenti e un firmamento che pareva voler comunicare con noi.
      giardini dell'Alhambra notte tra il 7 e l'8 agosto del'80 la Sierra Nevada illuminata dalla luna e una volta di stelle.
      Salento fine luglio il naso in su a esprimere desideri

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  5. Una delle cose che mi riprometto da anni di fare è imparare a conoscere le costellazioni, che sono stufa di distinguere solo il carro e orione! Bentornata a casa :)

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  6. Che importa dei nomi, la bellezza non ha bisogno di un nome per essere riconosciuta ma di un cuore in grado di farlo. E tu ce l'hai questo gran cuore Amanda

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  7. Una volta, con i lupetti, quando ero capo scout, facemmo una veglia alle stelle e proponemmo ai bambini, ognuno, di inventarsi una costellazione unendo i puntini luminosi nel cielo e darle poi un nome.
    Speravo in poesia e fantasia e invece ne uscirono robe tipo: "Bagheera, io ho inventato la costellazione del Triangolo!", "Io quella della Linea lunga!". Sconforto...

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    1. nessuno la esercita più la fantasia dei bambini, nessuno la stimola

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